Piattaforma

Piattaforma Danese Maersk
con soldi di Vado Ligure

Siamo giunti ad inizio d’anno 2013 quindi siamo in possesso dei dati di bilancio dei vari movimenti merci in entrata ed in uscita dell’anno 2012 sull’anno 2011 quindi oltre che ad essere interessante, le stesse indicazioni dovrebbero tracciare una via guida per cercare di migliorare le performance negative e migliorare quelle positive

e perché no su questa base tracciare anche una via involutiva per il futuro.

Totale traffico merci 2012 su 2011 -9,17%

Totale rinfuse liquide 2012 su 2011 – 5,69%

Totale petrolio greggio 2012 su 2011 – 0,95%

Totale prodotti raffinati 2012 su 2011 – 21,32%

Totale altre rinfuse liquide 2012 su 2011 – 55,90%

Totale rinfuse solide 2012 su 2011 + 5,53%

Totale minerali 2012 su 2011 – 27,43%

Totale carboni 2012 su 2011 + 7,76%

Totale cereali e semi oleosi 2012 su 2011 – 32,60%

Totale altre rinfuse solide 2012 su 2011 + 54,97

Totale merci varie 2012 su 2011 – 26,49%

Totale frutta 2012 su 2011 – 24,74%

Totale container(t) 2012 su 2011 -32,81%

Totale acciai 2012 su 2011 – 46,64%

Totale prodotti forestali 2012 su 2011 + 2,22%

Totale prodotti rotabili 2012 su 2011 – 23,82%

Totale container(TEU) 2012 su 2011 – 55,83%

Totale traffico passeggeri 2012 su 2011 – 7,54%

Totale crociere 2012 su 2011 – 14,59%

Totale traghetti 2012 su 2011 + 10,79%

Totale movimenti per zona Bacino di Savona 2012 su 2011 + 23,18%

Totale movimenti per zona Bacino di Vado Ligure 2012 su 2011 – 40,48%

Totale movimenti Rada 2012 su 2011 – 4,60%

Ovviamente la curiosità fa sì che è lecito prendere visione dei dati degli altri porti

come Genova – La Spezia – Livorno che sono i maggiori dell’alto Tirreno e con tutta

sincerità ,malgrado l’evidente crisi globale,Savona ha dati negativi alti al punto,credo,preoccupante sia sul piano commerciale che occupazionale.

La Maersk stessa si sta allontanando dai porti italiani (vedi non ultima Genova) e come altre compagnie internazionali l’interesse lo sta dirigendo verso il Transhipment a scapito del Gateway. A tale proposito una riflessione sulla mano d’opera è doverosa infatti  Un operaio portuale in Italia costa 22,1€ — 3,1€ in Marocco – 1,9€ in Egitto . Un impiegato dello stesso settore in Italia costa 22,9€ — 7,1€ in Marocco–10,1€ in Egitto.

Ciò che è impressionante , constatare che nel 2011 i TEU in entrata ed uscita era stato di N° 170.427 nel 2012 il N° 75.282 con una variazione di – 95.145 tradotta — 55,83% . Questa quantità viene realizzata sul terminal Reefer che ha una potenzialità di c.a. 400.000/ Teu x anno. Nel secondo semestre del 2012 in uno studio effettuato dalla Cassa Depositi e Prestiti veniva quantificato il conto della mancanza di qualsiasi coordinamento tra le Autorità Portuali ,che decidono investimenti,priorità e strategie ,con il  risultato che perdiamo competitività in Europa ed anche nel Nord Africa.

Questo fare ognuno per sé nei porti creando un caos che è stato calcolato in un danno pari a 12 miliardi al sistema delle imprese.

E’ certamente inaccettabile che ci sia un terminal come quello della Reefer ridotto in tale situazione e constatare che non si vede un segnale positivo di crescita con una

forte massa occupazionale in cassa integrazione.

Credo che non si possa dichiarare ,affermazione polemica se si dice : cosa ne facciamo della piattaforma Maersk che a regime dovrebbe movimentare 700.000 Teu

e la stessa società ne deve mantenere 400.000 Teu anno fra tutti i porti Italiani per cui

globalmente in totale sarebbero 1100 Teu.?!?! Forniti dalla Maersk.

Il far mancare l’afflusso di Teu in certi porti vuol dire creare una situazione alla Reefer e sarebbe assurdo solo e soltanto per costruire una struttura che poi diventa molto problematica la sua validità perché non devono mai   mancare la materia prima i Teu.

La realizzazione di certe opere dove è in discussione la validità ,generalmente salta sempre fuori qualcuno che afferma mi assumo tutte le responsabilità . Benissimo allora incominciamo a fare chiarezza e stabilire dove iniziano le responsabilità e dove

finiscono , chiariamo anche, cosa succede se l’opera non dovesse soddisfare le aspettative ?  il responsabile deve anche sapere che l’opera è irreversibile. OK?

Nessuno possiede la classica palla di vetro ma dai tempi dei tempi la matematica non è certamente un’opinione e quindi forse occorre far diventare quei segni negativi in positivi e solo  in quel momento esaminare se sussistono le condizioni per costruire

una struttura per esserne giustificata la sua esistenza e validità.

CICCIONE Riccardo

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