Negli ultimi anni, la presenza di cinghiali nel territorio urbano ha suscitato preoccupazioni e dibattiti. Tuttavia, riteniamo che la soluzione non debba mai includere pratiche violente e cruente, ma debba puntare a strategie di gestione ecologiche e sostenibili. I cinghiali, parte integrante del nostro ecosistema, meritano un trattamento rispettoso.
Qui di seguito il testo della petizione, raggiungibile al seguente indirizzo: https://chng.it/YryCgVdqDw
Egregio Signor Sindaco,
Il Partito Animalista Italiano (PAI), l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e noi tutti i cittadini preoccupati e amanti della natura che viviamo a Savona ci rivolgiamo a Lei con questa petizione per esprimere disappunto riguardo alla pratica di uccidere i cinghiali adulti catturati in città. Chiediamo che venga adottata una politica alternativa di gestione della fauna selvatica che rispetti la vita degli animali e promuova un approccio più umano e sostenibile.
I cinghiali sono un elemento importante del nostro ecosistema e, sebbene a volte possano sembrare problematici, il loro comportamento è influenzato dall’interazione con l’ambiente urbano e dalla ricerca di cibo. Invece di ricorrere all’uccisione, proponiamo metodi di gestione che includano la reintroduzione degli animali nel loro habitat naturale, lontano dal contesto urbano.
OSA e PAI criticano aspramente le dichiarazioni dell’assessore regionale ligure Alessandro Piana, secondo cui i cinghiali catturati non possono essere liberati nei boschi; la legge che vieta le “immissioni” di cinghiali ha lo scopo di impedire che i suoi amici cacciatori – unici responsabili impuniti e vezzeggiati della situazione – liberino cinghiali d’allevamento come avvenuto in passato; ed i cinghiali catturati appartengono invece all’ambiente e non sono quindi “immessi” ma trasferiti.
Inoltre, vorremmo richiamare l’attenzione su un argomento specifico riguardante le zone di addestramento cani da caccia (ZAC).
Sono aree recintate in cui è consentito addestrare i cani da caccia per esercitarli all’inseguimento della fauna selvatica obiettivo.
I cinghiali ritenuti idonei tra quelli catturati, sono solo le femmine adulte: non vengono uccise sul posto ma trasportate nelle ZAC, luogo in cui vengono utilizzate come “prede” per l’addestramento dei cani. I cinghiali catturati in città vengono introdotti in queste zone per aiutare i cani a “lavorare” correttamente la “selvaggina”. Tuttavia, si sollevano preoccupazioni riguardo al benessere degli animali: la pratica di utilizzarli per l’addestramento dei cani è causare di stress e sofferenza agli animali.
Mentre maschi adulti e cuccioli sono uccisi subito dopo la cattura, le sorti delle femmine adulte sono segnate: una volta non ritenute più idonee all’addestramento dei cani vengono abbattute durante le attività venatorie successive. Questa situazione solleva molte questioni etiche circa l’interazione tra la caccia, l’addestramento dei cani e il trattamento degli animali selvatici.
Chiediamo quindi a Lei, Signor Sindaco, di prendere in considerazione la nostra petizione e di adottare soluzioni che possano garantire una coesistenza pacifica tra gli esseri umani e la fauna selvatica della nostra città. È possibile sviluppare programmi di sensibilizzazione e controllo della popolazione di cinghiali senza dover ricorrere a pratiche letali.Per favore, firmate e condividete, grazie, PAI ed OSA
I cinghiali sono un elemento importante del nostro ecosistema e, sebbene a volte possano sembrare problematici, il loro comportamento è influenzato dall’interazione con l’ambiente urbano e dalla ricerca di cibo. Invece di ricorrere all’uccisione, proponiamo metodi di gestione che includano la reintroduzione degli animali nel loro habitat naturale, lontano dal contesto urbano.
OSA e PAI criticano aspramente le dichiarazioni dell’assessore regionale ligure Alessandro Piana, secondo cui i cinghiali catturati non possono essere liberati nei boschi; la legge che vieta le “immissioni” di cinghiali ha lo scopo di impedire che i suoi amici cacciatori – unici responsabili impuniti e vezzeggiati della situazione – liberino cinghiali d’allevamento come avvenuto in passato; ed i cinghiali catturati appartengono invece all’ambiente e non sono quindi “immessi” ma trasferiti.
Inoltre, vorremmo richiamare l’attenzione su un argomento specifico riguardante le zone di addestramento cani da caccia (ZAC).
Sono aree recintate in cui è consentito addestrare i cani da caccia per esercitarli all’inseguimento della fauna selvatica obiettivo.
I cinghiali ritenuti idonei tra quelli catturati, sono solo le femmine adulte: non vengono uccise sul posto ma trasportate nelle ZAC, luogo in cui vengono utilizzate come “prede” per l’addestramento dei cani. I cinghiali catturati in città vengono introdotti in queste zone per aiutare i cani a “lavorare” correttamente la “selvaggina”. Tuttavia, si sollevano preoccupazioni riguardo al benessere degli animali: la pratica di utilizzarli per l’addestramento dei cani è causare di stress e sofferenza agli animali.
Mentre maschi adulti e cuccioli sono uccisi subito dopo la cattura, le sorti delle femmine adulte sono segnate: una volta non ritenute più idonee all’addestramento dei cani vengono abbattute durante le attività venatorie successive. Questa situazione solleva molte questioni etiche circa l’interazione tra la caccia, l’addestramento dei cani e il trattamento degli animali selvatici.
Chiediamo quindi a Lei, Signor Sindaco, di prendere in considerazione la nostra petizione e di adottare soluzioni che possano garantire una coesistenza pacifica tra gli esseri umani e la fauna selvatica della nostra città. È possibile sviluppare programmi di sensibilizzazione e controllo della popolazione di cinghiali senza dover ricorrere a pratiche letali.Per favore, firmate e condividete, grazie, PAI ed OSA
Francesco Greco