Petizione online: Chiediamo al Sindaco di Savona Russo: stop all’uccisione dei cinghiali catturati in città

Savona, 12 gennaio 2025 – Oggi, Il Partito Animalista Italiano (PAI), l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e tutti i cittadini amanti della natura annunciano l’avvio di una raccolta firme per chiedere al sindaco di Savona, Marco Russo, che venga istituita una nuova politica di gestione dei cinghiali catturati in città. La petizione ha come obiettivo quello di garantire che gli animali non vengano più uccisi, ma trasferiti in aree boschive appropriate che non siano utilizzate come zone di addestramento per cani da caccia (ZAC).
Negli ultimi anni, la presenza di cinghiali nel territorio urbano ha suscitato preoccupazioni e dibattiti. Tuttavia, riteniamo che la soluzione non debba mai includere pratiche violente e cruente, ma debba puntare a strategie di gestione ecologiche e sostenibili. I cinghiali, parte integrante del nostro ecosistema, meritano un trattamento rispettoso.
Qui di seguito il testo della petizione, raggiungibile al seguente indirizzo: https://chng.it/YryCgVdqDw
Egregio Signor Sindaco,
Il Partito Animalista Italiano (PAI), l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e noi tutti i cittadini preoccupati e amanti della natura che viviamo a Savona ci rivolgiamo a Lei con questa petizione per esprimere disappunto riguardo alla pratica di uccidere i cinghiali adulti catturati in città. Chiediamo che venga adottata una politica alternativa di gestione della fauna selvatica che rispetti la vita degli animali e promuova un approccio più umano e sostenibile.
I cinghiali sono un elemento importante del nostro ecosistema e, sebbene a volte possano sembrare problematici, il loro comportamento è influenzato dall’interazione con l’ambiente urbano e dalla ricerca di cibo. Invece di ricorrere all’uccisione,  proponiamo metodi di gestione che includano la reintroduzione degli animali nel loro habitat naturale, lontano dal contesto urbano.
OSA e PAI criticano aspramente le dichiarazioni dell’assessore regionale ligure Alessandro Piana, secondo cui i cinghiali catturati non possono essere liberati nei boschi; la legge che vieta le “immissioni” di cinghiali ha lo scopo di impedire che i suoi amici cacciatori – unici responsabili impuniti e vezzeggiati della situazione –  liberino cinghiali d’allevamento come avvenuto in passato; ed i cinghiali catturati appartengono invece all’ambiente e non sono quindi “immessi” ma trasferiti.
Inoltre, vorremmo richiamare l’attenzione su un argomento specifico riguardante le zone di addestramento cani da caccia (ZAC).
Sono aree recintate in cui è consentito addestrare i cani da caccia per esercitarli all’inseguimento della fauna selvatica obiettivo.
I cinghiali ritenuti idonei tra quelli catturati, sono solo le femmine adulte: non vengono uccise sul posto ma trasportate nelle ZAC, luogo in cui vengono utilizzate come “prede”  per l’addestramento dei cani. I cinghiali catturati in città vengono introdotti in queste zone per aiutare i cani a “lavorare” correttamente la “selvaggina”. Tuttavia, si sollevano preoccupazioni riguardo al benessere degli animali: la pratica di utilizzarli per l’addestramento dei cani è causare di stress e sofferenza agli animali.
Mentre maschi adulti e cuccioli sono uccisi subito dopo la cattura, le sorti delle femmine adulte sono segnate: una volta non ritenute più idonee all’addestramento dei cani vengono abbattute durante le attività venatorie successive. Questa situazione solleva molte questioni etiche circa l’interazione tra la caccia, l’addestramento dei cani e il trattamento degli animali selvatici.
Chiediamo quindi a Lei, Signor Sindaco, di prendere in considerazione la nostra petizione e di adottare soluzioni che possano garantire una coesistenza pacifica tra gli esseri umani e la fauna selvatica della nostra città. È possibile sviluppare programmi di sensibilizzazione e controllo della popolazione di cinghiali senza dover ricorrere a pratiche letali.Per favore, firmate e condividete, grazie, PAI ed OSA
Francesco Greco
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