Lavori in darsena in porto a Savona, continuano le proteste degli abitanti
Perché non fare attraccare le Costa nella darsena Alti fondali?
Le rassicurazioni dell’Autorità portuale sulle vibrazioni e i rumori che andranno scemando pare non abbiano rassicurato i savonesi che abitano nelle case intorno al porto.
Continuano le proteste dei cittadini angosciati dai pavimenti e dai muri che vibrano in maniera paurosa a causa dei lavori in darsena.
I lavori al fondale davanti al Palacrociere di Savona in modo da adeguarlo a ricevere le future navi di Costa Crociere dureranno fino a novembre e non riguardano sono il dragaggio dei fondali ma anche il rafforzamento delle panchine con la posa di pali alti 30 metri circa.
Sono in molti a chiedersi se non ci fosse un’alternativa a questi lavori così costosi e fastidiosi.
Qualcuno aveva prospettato la possibilità di fare attraccare le navi Costa nella darsena Alti fondali, con costi di adeguamento sicuramente meno elevati e con i problemi che sarebbero nati non certo irrisolvibili.
La movimentazione delle merci, ad esempio, poteva essere spostata a Vado Ligure visto che a fine anno la piattaforma sarà attiva; non crediamo che l’opposizione della Costa sul fatto che vuole il Palacrociere vicino a dove attraccano le navi non potesse essere superato (chissà se costruire un Palacrociere nuovo costerebbe meno dei lavori che stanno eseguendo adesso?).
Sempre più spesso si ha l’impressione che affrontare i problemi cercando di danneggiare il meno possibile i cittadini non sia una prerogativa dell’Autorità portuale.