Chi potrebbe dimenticare il bilancio lasciato dalla loro giunta, i cui debiti li paghiamo ancora oggi, il disastro di ATA, la società di raccolta rifiuti che veniva gestita come fosse un bancomat (una per tutte il pagamento della bolletta dell’acqua del campo nomadi).
Di quella gestione la città oggi ne porta ancora i segni, sommersa dai rifiuti.
Ma, come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire. La lista, in qualche modo, verrà completata, anche se il vero miracolo sarà riuscire a far dimenticare ai savonesi quel decennio che ha lasciato una scia di immondizia e di debiti.