- In questo periodo ha fatto solo un Comitato di vigilanza sull’andamento della piattaforma: nel verbale non c’è alcun contenuto di un minimo di rilievo;
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la gestione precedente era responsabilità di Caviglia; se era così scarso perché l’hanno messo alla fondazione De Mari?
- gli ordini di subfornitura (carpenterie del sovrappasso, carrelli delle attrezzature di movimentazione container ecc.) sono stati piazzati nel 2015 e 2016, perché sono andati tutti ad aziende non di Vado anche se c’era il vincolo a comprare a Vado?
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sulle cose più in ritardo (Gheia e casello) la responsabilità è, soprattutto, dell’autorità portuale che, ridicolmente, invoca la scusa della fusione con Genova, che è del 2017, e quindi irrilevante per il ritardo;
- perché accetta che la piattaforma entri in funzione senza che ci sia un casello in esercizio?
In realtà i tre principi informatori della gestione Giuliano sono
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non disturbare il manovratore (autorità portuale),
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la colpa di quel che devo fare, ma non faccio, è di quelli di prima,
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la propaganda è meglio dell’azione
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