Sorvolando sul fatto che il discorso del Presidente è stato un concentrato di frasi fatte e di ovvietà diciamolo un tipico discorso da democristiano di sinistra quello che salta agli occhi ai più sono i 55 applausi che tutti i partiti hanno dispensato durante il discorso di insediamento. “Non possiamo più permetterci ritardi e incertezze, la sciura Maria direbbe ma scusate perché i tanti propositi di oggi non li avete risolti prima? Anche perché molte cose le abbiamo già sentite sette anni fa e ad ogni discorso di fine anno.
“mi preme sottolineare che un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia”
Questa frase mi ha colpito parecchio in quanto la magistratura si è trovata a vivere uno scandalo al suo interno che non ha precedenti nella storia di questo Paese e non mi riferisco solo alla storia repubblicana ma anche a quella monarchica. Il Capo dello Stato è anche il Presidente del consiglio superiore della magistratura
Ad esso spettano, infatti, le competenze in materia di assunzioni, assegnazioni e trasferimenti, promozioni e provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati ordinari (i magistrati amministrativi, contabili e militari che hanno propri organi di governo).ecco in quel frangente ci aspettavamo molto di più da lei Signor Presidente….
Ricordate Cossiga quando inviò i carabinieri a circondare il CSM….in una intervista dichiarò “I membri del Csm pretendevano di comandare come terza camera dello Stato, in barba della Costituzione.”
Vedete amici miei tutto questo dimostra che siamo in presenza di un problema antico e riaverlo rispolverato ieri lascia il tempo che trova.
Torniamo ai partiti tutti che hanno applaudito senza rendersi conto che applaudivano per convenienza, mascherando con quegli applausi la brutta figura e cercando di nascondere il fatto che da oggi i partiti non contano più nulla, ed è tardivo ormai il rigurgito di dignità che qualcuno sta provando a fare dicendo torniamo a fare la Lega, mi spiace il movimento che faceva prove muscolari con la partitocrazia e molto spesso vinceva, è morto e sepolto quello che resta non ha ne la forza ne i mezzi ne gli uomini per fare azioni per dimostrare che sono ancora quelli di prima.
Un’Italia più giusta, più moderna, intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano”.
Già prima del covid questo Paese non era giusto ne moderno i problemi erano più o meno gli stessi di oggi, semplicemente la pandemia ha notevolmente accentuato la differenza sociale, ma come tutti sappiamo i poveri c’erano prima come i disoccupati, e altrettanto le morti sul lavoro causate per lo più alla scarsa sicurezza e mancati controlli che le regole vengano rispettate .Sono stati toccati altri argomenti come la scuola anche in questo caso mi viene da dire sono anni che si parla di riforma, ammodernamento, adeguare gli stipendi degli insegnanti alle enormi responsabilità anche in questo caso “lo facciamo domani”
Comunque quello che ieri mi colpito è l’ipocrisia dei partiti, che senza vergogna durante l’elezione del Capo dello Stato hanno fornito un immagine indecorosa ridanciana, a tutto il Paese, quando per senso del decoro sarebbe stata opportuna una presenza discreta. Disparità sociali sanità che già prima della pandemia era al collasso, una burocrazia asfissiante e inefficiente, insomma uno Stato che è da rifondare a partire dai partiti che non rappresentano più ideali non fanno più congressi, così il dissenso interno viene tacitato insomma tutti hanno utilizzato il brutto esempio del partito azienda dove un gruppo comanda e decide e gli altri per interessi o paura eseguono tacendo. Tanti hanno pensato e pure io che gli applausi sono stati un atto ipocrita, non è così a ben pensarci, è un plauso liberatorio di chi sa di aver messo al sicuro lo stipendio per un altro anno ancora.
Buona domenica.
Roberto Paolino