Al momento l’interpretazione del termine “occupabili” sembra faccia riferimento a qualsiasi soggetto che non presenti evidenti impedimenti per ottenere un’occupazione (per la precisione, in legge di bilancio si parla di “chi vive in una famiglia senza disabili, minori o anziani ”Occupabile è colui che ha:
la capacità di muoversi agilmente nel mercato, cambiando più volte posizione e/o azienda nel corso della propria carriera, non subendo la situazione, ma gestendola a proprio vantaggio. Essere occupabili infatti significa possedere non solo capacità tecniche ed esperienze spendibili sul mercato, ma anche la capacità di pro-muoversi, ossia di muoversi in modo proattivo alla ricerca di opportunità sempre più interessanti e soddisfacenti.
Sembra facile diventare occupabili, il vero problema e trovare un occupazione che preveda un lavoro dignitoso e un trattamento economico altrettanto dignitoso.
Un governo serio dovrebbe in prima istanza definire una paga minima per legge, sotto a quella remunerazione non si può scendere e prevedere il “reato di sfruttamento” quando si propone stipendi da fame a fronte di tante ore lavorative.
Pensare che basti formare la maggior parte dei percettori di Reddito di cittadinanza per colmare quel milione di posti di lavoro qualificati stimati è una proposta irrealizzabile.
Secondo i monitoraggi di Anpal, i beneficiari del Reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro sono stati circa un milione. Di questi, solo 90mila hanno instaurato un contratto di lavoro a tempo indeterminato e tra questi, solo il 3 per cento svolge professioni di livello medio-alto, mentre il resto è finito nei cosiddetti bad jobs, professioni prevalentemente non qualificate.
Ma secondo voi i politicanti che in televisione si riempiono la bocca con slogan o parole vuote vedi occupabili sanno di che cosa si parla?
E seconda domanda, è corretto che a fare la morale siano coloro che prendono stipendi da favola per produrre il nulla, nella migliore delle ipotesi o peggio fare danni?
Che diritto hanno di parlare di lavoro quando la maggior non ha mai lavorato?
Ora il problema di questo paese è il reddito di cittadinanza, il debito pubblico non è un problema?
Il malgoverno sia nazionale che locale che spreca a più non posso non è un problema?
Aver previsto il reddito, che non è un invenzione Italiana ma e presente ovunque, senza controlli e verifiche che non vengano commessi abusi, che non venga violata la legge non è un problema?
La questione è care amiche e cari amici che qualsiasi governo si insedi puntualmente se la prende sempre con i più deboli.
Ricordate il governo Monti?
La Legge Fornero, la tassa sulla prima casa chi colpivano?
Sempre e solo la povera gente.
E statene certi che finita l’esperienza del governo attuale ci verrà nuovamente presentato il conto e sarà come sempre salato.
A costo di essere impopolare una cosa la devo dire: lunedì si è votato per le regionali in Lombardia e Lazio. In Lombardia ancora oggi ci sono tante domande che creano molti dubbi su ciò che è stato fatto durante l’emergenza covid da Regione Lombardia. Da più e più parti si è detto che la Lombardia non ha gestito bene l’emergenza, e che c’è un motivo se è diventata la prima regione per numero di morti, con il caso delle Rsa per anziani esploso, e la rabbia dei cittadini che venivano incolpati di essere la causa dei contagi che non scendevano.
I Lombardi dovevano ricordare come sono stati impiegati i loro soldi: 26 milioni spesi per la costruzione dell’ospedale della Fiera, gli ultimi dati parlano di pochissimi ricoveri in tale struttura a fronte dei tanti soldi spesi. Tutto il mondo è paese come si suol dire, c’è chi ha speso una fortuna per l’ospedale della fiera e chi lo ha emulato spendendo tanto per affittare un traghetto per trasformarlo in ospedale galleggiante per tre dicesi tre posti letto occupati.
Ma si sa il popolo ha la memoria corta, lunedì quando sono andati a votare per la regione Lombardia il file della memoria era spento, è l’unica spiegazione che posso darmi per la riconferma di Fontana.