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Pensiero domenicale: Non ci resta che piangere

Il baratto politico di questi giorni prevede che due pessime riforme viaggino insieme.
Mi riferisco al Premierato che vogliono i Fratelli d’Italia a tutti i costi per costruire un regime che, con un ottima intuizione, qualcuno ha chiamato capocrazia.
Ricordo che nessuna parte del mondo vede eletto direttamente il Premier,,ci provarono in Israele funzionò talmente male che solo dopo due anni venne rottamata senza esitazioni.
Altra pessima riforma e l’autonomia differenzata di Calderoli.
Una vera porcheria che non piace a nessuno. Io la reputo l’ennesima presa in giro nei confronti dei cittadini, si spaccia per una riforma autonomista quando è solamente una bufala che fa il paio con la devolution e il federalismo fiscale. Poi ci si chiede perché il Nord non vota più per loro.
Mercoledì il ministro Calderoli in parlamento ha pensato bene di invocare Sant’Antonio per l’autonomia differenziata, confondendosi tra quello di Padova (la cui ricorrenza cade il 13 giugno) e Abate (che si festeggia il 17 gennaio). Poveri noi!
Andiamo oltre, la cronaca politica di mercoledì ci racconta di
un sequestro cautelare di beni e immobili per un valore di circa 350mila euro. È quello eseguito dalla Guardia di finanza nei confronti del governatore della Regione Sardegna, Christian Solinas.
Complimenti a lui e chi lo ha candidato!
Altra notizia di questa settimana, e parliamo di Liguria, è l’ormai guerra totale che vede protagonisti Toti e Vaccarezza.
“Un errore accorpare il Comprensivo di Carcare con il liceo Calasanzio”…Parole dell’ex capogruppo di “Cambiamo” in Regione Angelo Vaccarezza. Il consigliere regionale savonese non rinuncia ad una stoccata nei confronti della giunta Toti, ancora al centro del polemiche sul ridimensionamento scolastico.
Insomma diciamolo con un pizzico di ironia, finalmente un opposizione dura nei confronti di Toti, Maciste rompe le catene e, finalmente libero, può criticare le tante cose sbagliate che la maggioranza ha portato avanti……insieme a lui……
Vogliamo parlare di una cosa gravissima eccovi serviti:
Sciopero di 4 ore come gesto di solidarietà verso i 16 lavoratori denunciati per la mobilitazione dell’ottobre 2022 a Genova, per la stessa giornata è stata fissata infatti l’udienza preliminare del processo riguardante i 13 operai di Ansaldo Energia e i 3 lavoratori portuali rinviati a giudizio.
Sui 16 lavoratori diversi capi d’accusa tra cui il blocco stradale, per cui il massimo della pena potenziale è di 7 anni.
Trovo inammissibile che ci si accanisca nei confronti di lavoratori che sono scesi in strada per difendere il posto di lavoro.
Come sempre forti con i deboli, devi, secondo loro, perdere il lavoro probabilmente fonte di sostentamento per la famiglia e stare zitto,non manifestare. Quando il governo era vicino ai lavoratori prendeva queste posizioni
Giacomo Brodolini: «Da una parte sola. Dalla parte dei lavoratori»
Sindacalista nella Cgil, esponente del Partito socialista, Brodolini divenne ministro del Lavoro nel 1968 e lavorò duramente affinché lo Statuto dei lavoratori venisse approvato. Anche sul piano dello stile personale Brodolini diede un’immagine del tutto nuova al suo ministero trascorrendo la notte del Capodanno 1969 nella tenda alzata in via Veneto a Roma dai lavoratori della fabbrica romana Apollon, in lotta per la difesa del posto di lavoro.
Sì, lo ammetto vorrei un premier vicino ai lavoratori, un governo che lavora per migliorare i salari che sono i più bassi d’Europa.
Quando pensiamo a uomini come Brodolini e, purtroppo, vediamo gli attuali ministri ci prende la malinconia e non possiamo fare a meno di piangere.

Roberto Paolino

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