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Pensiero domenicale: La questione morale

Era il 1980 quando il segretario del Pci Enrico Berlinguer affrontando l’argomento disse: “La questione morale è divenuta oggi la questione nazionale più importante”.
I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori.

Dite la verità sembra un ragionamento fatto ieri mattina e invece sono passati 43 anni.
Oggi più che mai la questione morale investe anche chi promette e non mantiene e continua a prendere il popolo per il sedere.
Alcuni esempi:
La destra ha vinto le elezioni con la promessa di superare la legge Fornero. Invece già per il prossimo anno prende forma quella che è ribattezzata la Fornero-Salvini-Meloni: si allunga l’età pensionabile, penalizzate le donne, niente per i giovani e ci si accanisce contro i dipendenti pubblici.
Non lo ritenete altamente immorale promettere sapendo di non poter mantenere nulla e lo si fa al solo scopo di carpire i voti agli ingenui?

Meloni: “Noi pretendiamo che le accise vengano progressivamente abolite, perché è uno scandalo che le tasse dello Stato italiano compromettano così la nostra economia. Quando io faccio 50 euro di benzina, il grosso deve finire nella mia macchina, non in quella dello Stato“.
Anche in questo caso promesse non mantenute e Italiani presi in giro.

Salvini: Sul ponte sullo stretto “Dubbi sulla fattibilità e sulla spesa”. Erano le dichiarazioni del 2016 a La7 del leader leghista sul cantiere che ora ritiene fondamentale. Ora sono scomparsi i tweet e i post del leader leghista relativi al progetto e pubblicati prima del 2020.
Oggi nella grave situazione in cui versa il Paese (La popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale, ovvero la quota di individui che si trova in almeno una delle suddette tre condizioni (riferite a reddito, deprivazione e intensità di lavoro), è pari al 24,4% (circa 14 milioni 304mila persone), sostanzialmente stabile rispetto al 2021 (25,2%).
Salvini e il suo movimento, suo inteso come sua proprietà personale, vuole investire 12 miliardi di euro sul ponte.
Si potrebbe continuare per ore magari menzionando Conte i suoi cambi di idea continui. Il cercare il consenso personale e non quello del movimento chelo rende simile a Salvini. In verità è tutta la sinistra, che da tempo non è più in grado di rappresentare un popolo, cosa che riusciva benissimo al PCI di Berlinguer.
Insomma amici io non voglio sembrare un fans dell’antipolitica ma diceva Platone:
“Una delle punizioni dovute al rifiuto di partecipare alla politica è che finisci con l’essere governato da tuoi inferiori”.
Sono questi partiti, i loro capi, insomma la partitocrazia che va colpita demolita, per tornare finalmente a fare la politica con la P maiuscola.
Come diceva Alcide de Gasperi: “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.” …
Chi vuole cambiare, costruire un paese nuovo non può che affidarsi alla buona politica, che non sono l’attuale dirigenza partitica formata da bugiardi, voltagabbana.
È solo con una diretta partecipazione del popolo che si può pensare a un vero cambiamento.
Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia…Don Milani.

Roberto Paolino

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