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Pensiero domenicale: Autonomismo sociale

Penserete, di cosa sta parlando?
Rispondo subito:
Come avrete senza dubbio capito, la situazione dal punto di vista sociale in questo Paese è ormai arrivata a un livello pesante, mettere ad esempio in discussione un provvedimento sacrosanto come il salario minimo è veramente un brutto segnale da parte di questo governo, che conferma come questa maggioranza rappresenti una destra becera, padronale che nulla ha a che vedere con la destra sociale e che fonda le proprie fortune su spot elettorali ad uso e consumo dei gonzi che ancora ci credono.
Se vogliamo proseguire anche togliere il reddito di cittadinanza è stato un provvedimento odioso che penalizza la povera gente, inutile ammantare la cosa con una sorta di battaglia ideologica serve esclusivamente per giustificare il fatto che probabilmente non hanno i soldi per mantenere la spesa. Non credete che questo provvedimento non ha funzionato perché mancavano i controlli, non sono stati in grado di trovare un lavoro a chi prendeva il reddito o meglio un lavoro che non prevedesse un salario da schiavisti. Ecco perché definire una legge chiara, sul salario minimo sia un atto doveroso, per inciso, non è un invenzione italiana, è presente in 22 Stati membri dell’UE: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania (dal 1° gennaio 2015), Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Polonia, … per cui tornando al titolo dell’articolo perché autonomismo sociale? Semplice perché governare territori più piccoli risulta più facile e più efficace, e crea meno possibilità di inghippi. Una volta la Lega diceva padroni a casa nostra, oggi noi diciamo con meno enfasi e retorica, autonomia unica soluzione, per garantire una opportunità di vita decorosa a tutti.
Se poi vogliamo dirla tutta, questo governo ha fallito su un punto cruciale che li caratterizzava, il contenimento degli sbarchi dei clandestini. In campagna elettorale, con enfasi e molta demagogia, ci parlavano di blocco navale per impedire gli sbarchi ebbene, oggi dopo 10 mesi del governo Meloni abbiamo il record di sbarchi oltre 100.000.
Tutto questa povera gente dovrà avere un pasto, un minimo di assistenza sociale, dove troveremo i soldi per mantenerli? Dall’Europa? No, non aspettatevi nulla.
E i nostri poveri che aumentano spaventosamente ogni giorno chi li aiuta? Sempre noi direte.
No purtroppo in quanto questo Stato formalmente fallito non ha più le risorse, per cui tagli al sociale, alla sanità e via discorrendo, per evitare la bancarotta, con conseguente perdita dei diritti sociali di molti nostri concittadini.
Unica soluzione che ci resta per salvare il salvabile e una forte spinta autonomista fino al limite dell’indipendenza perché una volta finiti gli slogan, la propaganda elettorale di questo governo, ci troveremo dentro una crisi pesante con davvero un esercito di disoccupati, per cui senza un reddito sicuro, andranno ad ingrossare le già lunghe file dei poveri.
E a quel punto, slogan, promesse non mantenute, non serviranno più per fermare un declino inesorabile che ci coinvolgerà tutti.
Roberto Paolino

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