Le sconfitte in Regione e nel comune di Savona hanno di fatto sempre più allontanato la possibilità di un ricambio nonostante un centro destra becero e spesso incapace. Stendiamo un velo pietoso sulla campagna elettorale regionale, preparata nel peggiore dei modi con veti e schermaglie correntizie all’interno del partito. Fino ad oggi l’opposizione degli eletti Sansa, Arboscello e compagni è stata irrilevante tanto che Toti, ed i suoi mediocri alleati, hanno potuto fare il bello e brutto tempo accreditandosi politicamente tutto il possibile, anche ciò che non gli spettava. Purtroppo anche a Savona, nonostante la Caprioglio e suoi amici di un livello mai visto, i compagni del Pd si sono cimentati per tutta la legislatura a farsi guerra dall’interno senza dedicarsi seriamente a risolvere i tanti problemi della città, l’unica cosa che gli è riuscita è la distruzione del gruppo consigliare con Pd da una parte e Italia Viva dall’altra, insomma niente di nuovo sotto il sole.
Oggi come se tutto ciò non bastasse, in attesa delle elezioni comunali di ottobre, invece di fare tesoro degli errori fatti e tentare un compattamento politico continuano ad indebolire l’unico contenitore, che certamente non rappresenta il massimo, ma confrontato alla pochezza dello stesso PD attuale sembra un gigante, il Patto per Savona di Marco Russo lavora da mesi al programma, ha fatti molti incontri (video) interessanti e costruttivi per la rinascita di Savona; anche questa settimana è continuato il lavoro programmatico via web con un centinaio di attivisti che hanno dato un ulteriore concreto contributo al programma del Patto per Savona.
Arrivati a questo punto il Pd smetta di tenere i piedi in due scarpe, decida al più presto cosa fare, tenendo conto del suo stato comatoso, lanci il cuore oltre l’ostacolo e prenda atto che Marco Russo rappresenta l’unica soluzione pronta e forse anche vincente. Tutto ciò premesso, si faccia il congresso prima delle elezioni comunali e non dopo, per ufficializzare questa proposta.