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Pd in confusione: a Quiliano il partito diviso tra Isetta e Fersini, a Finale dopo mesi si sono accorti che Guzzi è di destra, ad Albisola costretti ad appoggiare la candidata dei 5 stelle

Visto le discordie del pd regionale e provinciale con i vari circoli nei comuni dove si andrà a votare, molti si stanno chiedendo che sta succedendo nel pd savonese durante la preparazione delle liste per le prossime elezioni.
Qualche settimana fa erano scoppiate le discordie tra Arboscello e il segretario del Pd di Quiliano, Veirana. Arboscello appoggia il candidato Isetta e Veirana, Fersini
Tutti ricorderanno le dichiarazioni di Veirana al SecoloXIX …la proposta degli organismi dirigenti regionali del PD è irricevibile dal nostro circolo, unico titolato, nel PD a fare scelte che riguardano il nostro paese e da sempre insofferente ad imposizioni dall’alto nonché allergico ai giochini nel sale e nelle sale del potere… Ancora oggi le cose pare non si siano appianate si parla addirittura di commissariare il circolo di Quiliano dopo le elezioni.
Oggi è toccato al Pd di Finale, l’accordo era fatto da mesi, tutti erano per l’appoggio al candidato Guzzi, oggi invece scoppia la polemica che sfiora perfino il ridicolo: si sono accorti dopo mesi che quella di Guzzi è una lista di destra, evviva!!
Dure le dichiarazioni  del segretario regionale Dem, Davide Natale, e del provinciale Emanuele Parrinello: “Il Partito democratico provinciale e regionale non sosterrà la candidatura a sindaco di Finale di Andrea Guzzi, i candidati sono incompatibili con i Dem”
Arriva subito la replica del pd di Finale “La presenza, in lista, di alcune persone provenienti dal centro-destra, non cambia la sostanza della corsa a sindaco ribadendo la natura civica del suo progetto amministrativo”.
Situazione paradossale anche nel pd di Albisola dove, dopo il lungo lavorio di Lionello Parodi e molti disaccordi per cercare di formare una lista (L’unico candidato spendibile Marino Baccino è stato praticamente cacciato), sono stati costretti ad appoggiare la candidata dei 5 stelle, con scarsissime probabilità di vittoria.
Che rimpianti per il vecchio pd che decideva tutto con largo anticipo e i disaccordi, se c’erano, rimanevano chiusi nelle sedi del partito

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