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PAROLE, PAROLE, PAROLE, SOLTANTO PAROLE …

PAROLE, PAROLE, PAROLE, SOLTANTO PAROLE …

” e non voglio parlare della canzone di Mina!
Chissà perché, ma non ne sono rimasto stupito!
E’ di questi giorni la notizia che l’obiettivo minimo, annunciato, di raggiungere la percentuale del 50% di raccolta differenziata non sarà raggiunto dalla municipalizzata cittadina.  Conseguentemente salteranno anche gli agognati sconti e risparmi per i savonesi. Per i Dirigenti e per la Giunta, invece…
i tempi per centrare l’obiettivo minimo previsto e pubblicizzato da tempo, saranno semplicemente traslati di ulteriori mesi, senza conseguenza alcuna per “lor signori”.

 

Un’amministrazione comunale attenta alla qualità dei servizi erogati ai cittadini e ai bilanci, come minimo, avrebbe dovuto tuonare ….

nei confronti dei vertici aziendali, chiedendo spiegazioni e giustificazioni, rammentando la montagna di denari fino ad oggi elargiti alla municipalizzata.

Invece non è successo niente di tutto ciò. Silenzio tombale!

La parola d’ordine sembra essere: non disturbiamo il manovratore.

Tanto la colpa è sempre di qualcun altro, mai di chi gestisce.

Una volta è colpa dei cittadini poco attenti e partecipativi, la volta successiva la causa è imputabile ad un imprevisto aumento dei costi per lo smaltimento, un’altra volta ancora i problemi sono creati da qualche lavoratore della municipalizzata accusato di essere poco volenteroso e “pelandrone”, eccetera, eccetera, eccetera: parole, parole, parole.

Nel frattempo i cittadini pagano, eccome se pagano!

Le lamentele, per un servizio non adeguato ai costi, aumentano, le voci politiche dissenzienti si affievoliscono, qualcuno dei consiglieri dell’attuale minoranza consigliare si aggiunge all’elenco di coloro che non osano criticare il manovratore ed avanti di questo passo.

La soluzione, o la speranza di mutamento di rotta, alla fine quale sarà?

A mio parere potrà essere una soltanto: cambiare radicalmente la guida politica amministrativa che gestisce da troppo tempo la nostra comunità.

Il mutamento, però, dovrà essere duplice, in quanto, contemporaneamente, le prossime elezioni dovranno ridisegnare anche il peso interno tra le varie anime, o componenti, della coalizione contrapposta a questa sinistra, privilegiando il voto per quei candidati non influenzabili da eventuali pressioni esterne e che sappiano mantenere fede alle promesse elettorali di cambiamento.

Il primo compito che attenderà la prossima amministrazione dovrà riguardare la riorganizzazione di tutte le aziende partecipate dal Comune di Savona.

Dovranno essere analizzati e vagliati attentamente i rispettivi compiti, i bilanci societari, i costi ed i risultati ottenuti fino ad oggi dai singoli consigli di amministrazioni, dai dirigenti e dai presidenti nominati, attuando le successive razionalizzazioni delle spese, studiando eventuali accorpamenti delle attività per attuare sinergie virtuose.

Occorrerà ridefinire l’ammontare degli emolumenti elargiti ai vertici legandoli ai risultati ottenuti, che dovranno essere certificati da enti esterni indipendenti, con il costante monitoraggio del gradimento da parte dei cittadini.

Sarà infine esiziale riorganizzare sia il lavoro dell’intero personale impiegato, sia la gestione dei mezzi, oltre che ridefinire i criteri e le modalità di assunzione del personale (da attuarsi esclusivamente tramite concorsi pubblici). 

Insomma, bisognerà fare cessare la fase delle parole, o dei progetti gestionali privi di logica economica, avviando la stagione degli impegni assunti e mantenuti, trasformando le aziende comunali partecipate nel volano economico, occupazionale, della nostra comunità.     

Massimo Arecco

Consigliere comunale Lega Nord Savona

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