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Pare proprio che nessuno voglia dare una mano a Savona

Come dicevano i Romani, in particolare Appio Claudio Cieco ( 350 a.C.) ‘ homo faber suae fortunae est, l’uomo è artefice del proprio destino.

I Savonesi dovranno prendere in considerazione tale concetto perché pare proprio che nessuno voglia dare una mano alla città di Savona, per risolvere i problemi sempre più impellenti che ci troviamo davanti. Vediamo di elencare alcune di queste necessità:

La sanità è uno dei problemi più importanti perché da quando gli amministratori della sanità hanno cominciato ad eliminare gli Ospedali periferici ridimensionando o privatizzando, chiudendo ambulatori dei codici bianchi sul territorio, non attivando bene i distretti sanitari, non attivando le uccp sul territorio e quindi ottenendo il caos che osserviamo in questi tempi di pandemia per esempio per le vaccinazioni, le capacità della assistenza sanitaria pubblica sono diminuite in modo insostenibile. Bisognerebbe quindi impegnarsi per recuperare ciò che abbiamo perso dandoci da fare.

Altro campo dove bisognerà intervenire è quello delle strutture storico artistiche da salvare, che sono molte e spesso senza adeguata manutenzione. Un elenco che i cultori della materia sottolineano da tempo è presto fatto: le varie strutture che sono sul Priamar: il museo archeologico, il museo Pertini il museo Renata Cuneo, palazzo Santa Chiara, la struttura di San Giacomo, tutte le strutture del Santuario della Madonna di Misericordia che potrebbero diventare, come nel lontano passato, un punto di attrazione molto importante per la Città. I Savonesi dovranno tirarsi su le maniche e darsi da fare con le proprie forze. Speriamo bene!

 Renato Giusto

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