Orsi, raccontando un avvenimento della sua vita ha reso evidente l’azzardo che sta facendo l’amministrazione con i nostri soldi
Grazie, Presidente. Dunque, vi parlerò un po’ di me. L’anno prossimo farò cinquant’anni e una quindicina di anni fa ho deciso di sposarmi. Mi sono fatto due conti in tasca con mia moglie e abbiamo deciso: ci compriamo casa. Abbiamo iniziato a guardare in giro per la città, siamo andati in banca, ci siamo fatti fare due conti e abbiamo scoperto quanto la banca ci avrebbe prestato. Abbiamo girato e poi finalmente abbiamo trovato una casa, un appartamento che ci piaceva. Allora ho chiamato un mio amico agente immobiliare, gli ho detto: “me la viene a vedere senza farmi pagare e mi dici secondo te se vale quello che mi chiedono”. Dopodiché ho chiamato un altro mio amico che aveva un’impresa gli ho detto.” mi vieni a dare un’occhiata quanto mi costa sistemare, devo rifare l’impianto elettrico, tirare su una tramezza, rifare la cucina e il bagno”.
Poi ho chiamato un mio amico notaio, perché ho tanti amici per fortuna, gli ho detto.” senti, ti mando i dati catastali mi fai una visura e mi dici se l’appartamento è a posto se insomma ci sono pignoramenti, se c’è qualche grana sotto. Poi ho chiamato l’amministratore di condominio e gli ho chiesto, non era un mio amico, mi sono presentato: “senta io sarei interessato mi dice se sono in previsioni spese. Mi può mandare l’ultima delibera dell’assemblea, sa com’è, se ci sono in previsione spese magari non deliberate ancora ma di cui si parla. Ho raccolto un po’ di documentazione poi, non contento, sono andato di giorno e di sera qualche volta sotto casa per vedere c’è parcheggio, non ce n’era parcheggio però mi piaceva lo stesso. C’è casino, c’è rumore, è illuminata, immaginando già magari tra 15 anni anni avrò un figlio di 15 anni che mi torna a casa la sera. Insomma mi sono fatto un mazzo tanto e mi sono alla fine convinto che poteva essere la casa da acquistare grazie all’aiuto della banca e perché i conti tornavano, c’erano le cose a posto e non mi sarei trovato degli scherzetti. Non avevo spese impreviste, la ristrutturazione me la potevo permettere e il prezzo d’acquisto di quella casa era un prezzo, non era regalata, ma era il prezzo di mercato.
Credo di essermi comportato, almeno in quella circostanza, da buon padre di famiglia, quello che non fa il passo più in là della propria gamba e che prima di fare un investimento che in qualche modo lo condizionerà probabilmente per tutta la vita si è sforzato perché ha cercato di fare un acquisto a ragion veduta.
Cosa facciamo noi oggi abbiamo chiesto a qualcheduno quanto ci costa sistemarlo, abbiamo chiesto quanto ci costa metterlo a norma, o quanto ci costa non solo metterlo a norma ma fare quegli interventi che a prescindere dal rispetto della norma ci consentano di stare moderatamente tranquilli quando diluvia. Abbiamo chiesto a qualcheduno di farci una perizia su quello che è il valore oggi di quell’immobile, non di quanto era il valore dell’immobile quando è stato messo a base nel concordato, ci siamo preoccupati di stare al limite di quanto il concordato prevede per poterlo vendere sì, ma a me non interessa. Io voglio sapere quanto vale oggi, quali grane ha sotto, quanto costa sistemarlo, quanto costa affinché questo intervento, che viene definito strategico, non sia una cozza. Perché è strategico se il rapporto costi benefici è accettabile. Noi sappiamo quanto paghiamo oggi e non sappiamo nemmeno cosa ci potremmo fare, perché non abbiamo un progetto aggiornato. Non sappiamo quanto ci costerà sistemarlo perché nessuno ce lo dice o forse voi lo sapete e nessuno ce lo dice perché l’articolo 42, lo ribadisco quanto già detto in commissione, del testo unico degli enti locali prevede che gli acquisti e le alienazioni immobiliari da parte di un Comune siano competenza esclusiva del consiglio comunale quindi la giunta non c’entra, cioè siamo noi 32 più il Sindaco che dovremmo decidere se è buona cosa spendere 300.000 €.
Oggi per comprare qualcosa di cui sappiamo solo il prezzo, perché non sappiamo nulla di quello che un buon padre di famiglia dovrebbe fare prima di affrontare una spesa di questo genere, peraltro, cosa più grave, non coi soldi miei, di mia moglie o che mi presta la banca, ma coi soldi dei cittadini. Cioè noi non sappiamo se dovremmo spendere 1 milione di euro per sistemarli, non sappiamo se potremmo sistemarlo, perché le normative cambiano sui piani di Bacino cambiano continuamente, i costi per sistemare e rendere a norma aumentano esponenzialmente e noi non sappiamo niente di tutto questo.
Oggi la Giunta ci propone una pratica che io non so se sia buona o se sia cattiva perché non ci vengono forniti gli elementi che un buon padre di famiglia dovrebbe mettere in tavola e conoscere prima di affrontare una spesa del genere. Può essere che sia ottimo, può essere che sia un pacco colossale, ma noi non stiamo giocando o non dobbiamo giocare coi soldi dei cittadini. Quando due giunte fa si fece la scelta di fare un’operazione sugli swap si giocò coi soldi dei cittadini, si buttò una monetina e andò male, io che sono chiamato a schiacciare un bottone e a dire non solo se questo è un’operazione strategica, perché lo sappiamo tutti che i parcheggi sono strategici ma non sappiamo se questo che oggi vale 300 potrebbe valere 100, non sappiamo se questo che vale 300 lo potremmo sistemare e a che costi. e quando e con quali opere e se oltre che essere a norma sarà fruibile e non sarà a rischio tanto che ogni volta si dovrà chiudere. Fare ordinanze che sarà a rischio e lo abbiamo visto che le ordinanze non arrivano a prevedere gli effetti, a prevenire gli effetti di quello che può succedere e non abbiamo niente di tutto questo. Come consiglieri comunali di qualunque parte politica dobbiamo pretendere che almeno nelle competenze che ci sono proprie, ci vengano messe a disposizione gli strumenti per un voto consapevole non per un voto di fiducia perché la fiducia verso nessuno è una fiducia non verso una persona, verso una Giunta, verso un sindaco. è un voto verso un’assenza di informazioni e così come sono stupito che la giunta non li abbia messe a disposizione (se ce li ha, oppure non ce li abbia) e non si sia procurata prima di proporci questa pratica le informazioni necessarie da buon padre di famiglia. Chiedo a tutti noi non di bocciare questa pratica, ma di chiedere di avere le informazioni, perché possa essere un voto consapevole nel momento stesso in cui avremo tutti noi 32 più il Sindaco le seguenti informazioni: che si possa mettere a norma, che oggi il valore sia quello e che magari non si sia deprezzato del 50% e che una riqualificazione di quell’aria abbandonata da decenni oltre che è fattibile abbia un costo ragionevole che saremo un po’ in grado di sostenere. Fino a quel momento non facciamo passare questa pratica ma non per disistima verso nessuno ma perché non abbiamo gli strumenti per valutarla. Chiedo di assumere il ruolo di consigliere comunale senza maglietta per una volta, ma di consigliere comunale punto. E di chiedere di avere le informazioni per poter decidere, perché altrimenti diventa un voto inconsapevole un voto solo politico per non chiedere alla giunta di confezionare una pratica come deve essere fatta e quindi a queste condizioni io non mi sento di votare la pratica, quindi non di dare un voto negativo, ma di non votarla perché non farei il mestiere del consigliere comunale.
Consigliere Fabio Orsi (PensieroUnico.zero)