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Paradiso turistico?

Certamente che il turismo deve puntare sull’ambiente, altrimenti non potrebbe disporre delle condizioni necessarie per il suo sviluppo. Bergeggi, in sè, è una delle più belle località della riviera ligure di ponente, sia per la sua costa, con la famosa isola di fronte, sia per il suo caratteristico paese, sovrastato da zone naturalistiche come la rinomata sughereta. Ma un sindaco di una località che vive di turismo non può ignorare eventuali realtà ambientali negative delle zone ad essa contigue; e cosa c’è pochi chilometri a levante di Bergeggi? Vado Ligure. E cosa c’è a Vado L.? La centrale termoelettrica a carbone e metano Tirreno Power. E cosa ci sarà tra breve a Vado L.? L’ampliamento della stessa centrale, ovviamente sempre a carbone, e inoltre la costruzione della megapiattaforma Maersk. E cosa mai porteranno di beneficio all’ambiente queste future realtà industriali? Nulla, anzi un ulteriore danno sotto forma di ancora maggiori emissioni di inquinanti aerei, di scarichi a mare degli stessi inquinanti, per di più smossi dai fondali della rada per via della costruzione della piattaforma, la quale, inoltre, porterà ad un continuo via-vai di camion per il trasporto delle merci dei container, con conseguente immissione in aria di inquinanti, oltre a gravi disagi di traffico veicolare che incontreranno i turisti lombardo-piemontesi nel raggiungere le località costiere della riviera, compresa la stessa Bergeggi. Allora cosa pensa Borgo della sua Bergeggi? Che sia sempre una sorta di paradiso terrestre per i turisti, come in effetti dovrebbe e meriterebbe di essere? Oppure un paradiso sempre più insidiato dal vicino inferno ambientale di Vado, dal quale certo non basterà a separarlo e isolarlo la costruzione di una sorta di barriera, come intende fare l’Autorità portuale?

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