Mi piacerebbe davvero tanto avere,come lei dice, la pancia piena e magari pure la moglie ubriaca, ma purtroppo per me non ho nessuna delle due. Già il fatto di essere medico, per di più iscritto ai medici ambientalisti, mi conduce ad anteporre il diritto alla salute a qualsiasi altro diritto della persona. E’ pur vero che la nostra costituzione afferma che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro (art.1), ma è altrettanto vero che la stessa afferma come importantissimi diritti alla base di una nazione civile e democratica quelli della salute (art.32)e della salvaguardia dell’ambiente (art.9). Vale la pena voler creare alcune centinaia di posti di lavoro, come per la piattaforma (peraltro la maggior parte dovuta all’indotto e proveniente da fuori provincia), o alcune decine, come per l’ampliamento a carbone della centrale, il tutto a prezzo della minaccia alla salute di decine di migliaia di cittadini della nostra provincia? Alcune migliaia di questi, come avviene già da anni, si troverebbero infatti ancor più alle prese non con la pancia piena, ma con l’organismo colpito da malattie tumorali, respiratorie e cardiovasciolari. Il gioco vale davvero la candela, o meglio, la ciminiera?