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Osservazioni sul comunicato stampa dell’amministrazione Alassina

Osservazioni sul comunicato stampa dell’amministrazione Alassina
di oggi 5 marzo in merito al Consiglio Comunale del 2 marzo scorso .
Nerone accusava i Cristiani, l’amministrazione Canepa
come quella di Mugabe accusa le opposizioni…
Dichiarazione dell’amministrazione:
“Durante la seduta della mattina di mercoledì 2 marzo, il Consiglio Comunale è stato interrotto dalla protesta plateale da parte di un individuo presente nel pubblico, che si è alzato in piedi e ha mostrato un cartello provocatorio contro l’Amministrazione: l’opposizione ha esultato di fronte a tale gesto, mentre l’Assessore Vinai e la Vigilessa presente sono intervenuti immediatamente per farlo allontanare”.
Considerazioni:
A) chiunque voglia osservare la registrazione video del Consiglio Comunale potrà notare la sorpresa della minoranza circa lo scatto da centometrista dell’assessore Vinai verso lo spazio riservato al pubblico;
B) che il soggetto identificato subito dall’assessore Vinai fosse un barbone lo abbiamo appreso dalle urla sempre dell’assessore;
C) sempre dall’assessore abbiamo appreso che costui per pochi euro faccia qualunque cosa!!!
Dichiarazione dell’amministrazione:
A seguito di accertamenti da parte del Comando della Polizia Municipale – che è responsabile per la sicurezza dei lavori del Consiglio Comunale e ha voluto chiarire l’accaduto – è emerso che l’individuo protagonista dell’episodio è un clochard senza fissa dimora. Il quale, interrogato dai Vigili Urbani, sosterrebbe di essere stato “ingaggiato” e pagato per esporre, al momento opportuno, il cartello nel corso della seduta di mercoledì mattina.
Considerazioni:

A) il Comando di Polizia Locale ( vedi L. N.31 del 2008 – Disciplina in materia di polizia locale) e non municipale, comandata dal Pretoriano del Sindaco avrebbe interrogato il barbone già identificato dall’assessore Vinai senza scoprire chi lo ha ingaggiato???

B) però si accusa genericamente la minoranza!!!
Dichiarazione dell’amministrazione:
“Siamo esterrefatti di fronte a un gesto così meschino. È una grave mancanza di rispetto verso le istituzioni, verso i dipendenti dell’ente che lavorano per il buon funzionamento della macchina comunale, e verso tutti i cittadini, che non meritano spettacoli così degradanti. Inoltre, è avvilente notare che, a dispetto di tutti gli sforzi da parte nostra e delle autorità per mantenere la Città nel decoro e allontanare determinati soggetti dal territorio, c’è invece chi li foraggia e li mantiene solo per perseguire fini politici.”
Considerazioni:
A) mancanza di rispetto verso le istituzioni e i dipendenti dell’Ente?
Detto da chi ha speso euro 5000 per il gemellaggio con lo Zimbabwe sembra assurdo;
B) mancanza di rispetto verso i cittadini? Sinceramente da una maggioranza che  raccontata ai suoi concittadini che abbiamo fatto un gemellaggio con lo Zimbabwe per incrementare il turismo è inaccettabile;
C) foraggiare e mantenere chi e con che risorse? Forse queste accuse andrebbero indirizzate a chi le usa queste persone come claque agli aperitivi partitici.
Dichiarazione dell’amministrazione:
“Non pensavamo che chi si oppone all’operato di questa Amministrazione arrivasse a spingersi così in basso: i fatti, purtroppo, ci hanno smentito. Servirsi di un questuante per manifestare è inaudito: non è questo un modo civile di fare opposizione. E chi ha promosso questa operazione dovrebbe vergognarsi”.
Considerazioni:
A ) l’opposizione per natura istituzionale non si oppone a nessun governo ma vigila che la maggioranza operi rispettando le norme nazionali e le regole locali;
B) Architettare questa buffonata per accusare la minoranza dimostra la volontà di distrarre i cittadini dai problemi sollevati dalla minoranza;
C) chi vuole conoscere i fatti può verificare facilmente chi mente guardandosi la registrazione del Consiglio.
Leggendo il comunicato si evince la convinzione del Dott.Canepa che in tutta la Città solamente i cinque Consiglieri di minoranza siano in disaccordo con il suo operato.
Ci permettiamo di invitarlo a verificare sé gode del consenso che crede di avere.
Angelo Galtieri
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