Comunicato di rete savonese fermiamo il carbone
Osservatorio? Leggiamo che la Regione avrebbe istituito un “Osservatorio regionale salute e ambiente sulle attività della centrale Termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure”
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Ecco cosa ha dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Medici: UN OSSERVATORIO A POSTERIORI dell’ambiente e della salute, su cosa inciderà e quanto inciderà l’inquinamento sulla salute dei cittadini savonesi è un qualcosa che viene fatto come atto notarile a posteriori, invece NOI DICIAMO DA TEMPO CHE BISOGNA INTERVENIRE PRIMA E PREVENIRE LE MALATTIE. Per quanto ci riguarda quello che c’era da osservare lo abbiamo ampiamente osservato: abbiamo osservato la perizia giurata di Stevanin commissionata dai comuni di Vado e Quiliano, abbiamo osservato le analisi Arpal sui fondali marini, abbiamo osservato il biomonitoraggio lichenico, (quello famoso misteriosamente spuntato dopo cinque anni che riporta nei licheni valori di inquinanti eccezionalmente elevati, tanto che in molti casi parrebbero di gran lunga i più elevati mai riscontrati in Italia confrontandoli alla tabella “Nimis”) , abbiamo osservato i documenti dei Medici. I nostri amministratori hanno “osservato” questi dati inoppugnabili? Perché finora non hanno dato risposte? Perché si è permesso di fatto che i vecchi gruppi a carbone continuassero a funzionare per tutti questi anni non adeguati alle migliori tecnologie come previsto dalla legge (concedendo anche un indubbio notevole beneficio economico all’azienda?). Crediamo che preciso dovere degli amministratori sia quello di “osservare” in primis le norme di legge e quindi pretendere almeno da ora l’adeguamento alla migliori tecnologie per quegli “obsoleti ed eccessivamente inquinanti gruppi a carbone 3 e 4 “ dei quali l’Ordine dei Medici parla come “minaccia reale e consistente per la salute e la vita dei cittadini della provincia di Savona”. Per quali motivi la Regione Liguria, invece di richiedere la regolare procedura AIA come da normativa, ha preso l’iniziativa di condizionare/limitare una procedura ben definita per legge nazionale escogitando per l’occasione la dicitura “sia ripresentata da parte del proponente la domanda di AIA per il periodo transitorio”? Con la nota prot 558 del 31.01.2012 è la stessa azienda che indica come limiti degli inquinanti per i due gruppi a carbone valori che a nostro avviso corrispondono a quanto la stessa azienda afferma già di emettere. E’ stupefacente verificare come il limite proposto come miglioramento per il fantomatico periodo transitorio, ad esempio per SOx di 350 mg/Nm3, sia sovrapponibile a quanto già attualmente emesso come media mensile e dichiarato con tanto di diagrammi dalla stessa centrale (dich. ambientale 2010 pag 14 e 15). Ricordiamo che i valori previsti dalle norme di legge indicano per le MTD un range che va da 20 ad un massimo di 200 mg/Nm3. “Osserviamo” infine quanto pubblicato (sulla vicenda di Taranto) su una importante testata nazionale “il sospetto delle Fiamme gialle è che in quel documento (che ora il ministro Clini vuole rivedere al più presto) i limiti di inquinamento siano stati disegnati appositamente sulle emissioni dell’Ilva…” Ci risulta che a Taranto e non solo si stiano “osservando” gli atti giudiziari. Rete Savonese fermiamo il carbone. |