Il prossimo appuntamento è fissato il 21 ottobre in una bocciofila torinese di Collegno. Location scelta non a caso: atmosfera rustica, perfetta per sottolineare il pedigree proletario di Orlando, almeno quando non è impegnato a fare cene da qualche centinaio di euro a botta. Il messaggio che gira sui gruppi WhatsApp dei sostenitori è chiaro: “Serve il contributo di tante e tanti per vincere!” Tradotto: meglio portare il portafoglio, per il trionfo della Sinistra.
L’evento arriva a pochi giorni dalle elezioni del 27 e 28 ottobre, giusto in tempo per dare una spintarella alle casse di Orlando prima dello sprint finale. Ma non è solo una questione di soldi: il buon Andrea ha anche un’altra priorità, quella di ricordare a tutti che lui non è solo un ex ministro, ma un leader nazionale. E quale miglior modo per farlo se non circondarsi di vecchi amici e volti noti del partito? Un po’ come successo a Roma, dove attorno alla sua tavola si sono radunati big del calibro di Roberto Gualtieri, Goffredo Bettini e Roberto Speranza, giusto per far capire che Orlando non ha alcuna intenzione di finire nel dimenticatoio neppure in caso di sconfitta.