Orlando corre in Liguria, ma batte cassa nelle altre regioni

Andrea Orlando, candidato governatore in Liguria, sembra aver scoperto una nuova regola della politica: più ti candidi vicino al mare, più vai a chiedere fondi lontano. E così, dopo aver fatto tappa a Roma e Milano, arriva anche a Torino per una simpatica cenetta di finanziamento. Perché si sa, la campagna elettorale non si nutre di solo entusiasmo, serve anche qualche spicciolo, meglio se da 250 euro in su, come da “contributo minimo” che ha già fatto discutere nella capitale lombarda. Insomma, tariffe decisamente “di sinistra”, no?
Il prossimo appuntamento è fissato il 21 ottobre in una bocciofila torinese di Collegno. Location scelta non a caso: atmosfera rustica, perfetta per sottolineare il pedigree proletario di Orlando, almeno quando non è impegnato a fare cene da qualche centinaio di euro a botta. Il messaggio che gira sui gruppi WhatsApp dei sostenitori è chiaro: “Serve il contributo di tante e tanti per vincere!” Tradotto: meglio portare il portafoglio, per il trionfo della Sinistra.
L’evento arriva a pochi giorni dalle elezioni del 27 e 28 ottobre, giusto in tempo per dare una spintarella alle casse di Orlando prima dello sprint finale. Ma non è solo una questione di soldi: il buon Andrea ha anche un’altra priorità, quella di ricordare a tutti che lui non è solo un ex ministro, ma un leader nazionale. E quale miglior modo per farlo se non circondarsi di vecchi amici e volti noti del partito? Un po’ come successo a Roma, dove attorno alla sua tavola si sono radunati big del calibro di Roberto Gualtieri, Goffredo Bettini e Roberto Speranza, giusto per far capire che Orlando non ha alcuna intenzione di finire nel dimenticatoio neppure in caso di sconfitta.

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