OPERE SOCIALI SERVIZI COSA NON SI FA PER TE La Ramello in pole position per il posto di amministratore unico? A novembre è scaduto il consiglio delle Opere sociali e Donatella Ramello preme sul Sindaco perché nomini il nuovo Consiglio, ma Berruti in questo periodo ha altri problemi a cui pensare. Quando giungerà il momento del rinnovo del consiglio, il Sindaco dovrà valutare l’idea della Ramello di far gestire tutto da un unico amministratore (lei?); se passasse questa proposta il consiglio che verrebbe eletto sarebbe in pratica già privo di potere decisionale, visto che delibererebbe tutto il manager unico. |
In questi due mandati da presidente delle Opere Sociali il punto di riferimento della Ramello è sempre stata l’assessore regionale Lorena Rambaudi (e chi sennò?). In questi anni le è sempre stata fedelissima, ma in questi mesi pare l’abbia abbondonata e alle primarie punterà, con tutta la famiglia (il figlio Claudio Caravatti è segretario dei giovani democratici), su Cofferati anziché sulla Paita come la Rambaudi. Su questa scelta non è il caso di fare i maligni: la Ramello a Cofferati crede davvero, infatti non si è schierata con lui per entrare nelle grazie di Federico Berruti, in previsione della nomina dell’amministratore unico di Opere Sociali Servizi. Però gli interrogativi su cui riflettere in attesa delle nomine sono molti, eccone alcuni: – La Ramello, dopo due mandati da presidente delle Opere Sociali può ancora ambire alla carica di amministratore unico di Opere Sociali Servizi (retribuzione 70.000 euro all’anno)? – La sua esperienza, per la maggior parte politica, è sufficiente per un simile incarico? Per quella carica non sarebbe meglio una avvocato o un commercialista, vista la situazione finanziaria delle Opere Sociali? – Come mai le Opere Sociali sono in deficit mentre altre piccole realtà che pure gestiscono meno anziani hanno un utile? – Come mai da parecchio tempo sono cessate le donazioni? Sarà per caso il fatto che molti savonesi non si fidano più di una gestione troppo politicizzata? C’è poi l’anomalia dell’aspettativa dal lavoro. Normalmente un dipendente di un ente privato (la Ramello è dipendente di ARTE) non può andare in aspettativa per gestire un altro ente non pubblico come le Opere Sociali. Questi ed altri sono gli interrogativi a cui dare una risposta prima di decidere le nomine dei consiglieri e dell’amministratore unico …. Lo farà il Sindaco Berruti? Noi siamo scettici. |