OPERE SOCIALI E IL POZZO DI SAN PATRIZIO

 
OPERE SOCIALI E IL POZZO DI SAN PATRIZIO
LE INCOMPATIBILITA’ GESTIONALI
Se come sembra il bilancio 2014 della S.p.A  OPERE SOCIALI è ancora in passivo di oltre 150 mila euro a nulla è valso far decadere anzitempo il vecchio Consiglio di Amministrazione presieduto dal Dott. Basso e dall’amministratore delegato dalle Cooperativa, Laura Genco; invece di analizzare tutti gli aspetti del perché e del per come si maturava passivi, si è scelta la via più semplice di mandarli tutti a casa. Scelta più facile e più comoda.
 Circola l’ipotesi che si voglia far ruotare o spostare ruoli e dirigenti da parte dell’attuale Amm.re Dott. Viada o, su sollecitazione del nuovo C.d.A.

Si potrebbe dare mandato al nuovo Presidente De Filippi, quale azionista di maggioranza, di rimuovere, ad per esempio, il Direttore Operativo che guarda caso è la moglie del Consigliere di Opere Sociali nominato dalla ex potentissima Assessore al Sociale, il suo scudiero Pietro Li Calzi  suo principale sponsor elettorale.
Si può mai pensare che questa eventualità possa essere presa in considerazione?
Può stare Li Calzi, in Consiglio?
Non è, per caso, incompatibile con il ruolo che ricopre  nel C.d.A.?
Qualcuno si è posto questo problema?
Un altro problema e non aver ancora nominato, come da norma di Statuto, un Direttore Generale che abbia capacità manageriali e gestionali in grado di assumersi responsabilità e sia garanzia di supporto al Presidente e al C.d.A. si preferisce continuare, come avviene attualmente, con un facente funzioni in transitoria vacatio per gestire l’attività corrente non certo per assumersi importanti e responsabili decisioni.
Come si può pensare di continuare con una navigazione a vista in agitati bilanci invece di studiarli, analizzarli al fine di attuare tutti i provvedimenti utili per restringere le griglia di questo pozzo di San Patrizio. Continuando così anche con un esperto manager come De Filippi rischia di affondare miseramente.
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