Oggi l’incontro in provincia si è trasformato in un bel comizio pd, poteva essere l’occasione per mettere spalle al muro Toti e Snam sulle questioni tecniche più delicate, invece i vari sindaci pd hanno fatto interventi prettamente politici, sostenuti dalle varie claque (curioso che gli unici consiglieri comunali a lamentarsi dell’esclusione siano stati Meles e Orsi, salvo poi ritrovarne a decine venuti soltanto per applaudire i diversi sindaci). Marco Russo si è palesemente lanciato come anti Toti in vista del 2025, forse sperando di replicare quel metodo di auto candidatura che ha visto il pd convergere su di lui solo perché non avevano nessuno di presentabile, ma dipenderà tanto anche dal circolo genovese che difficilmente accetterebbe un savonese, peraltro al momento manco iscritto (ma la Schlein insegna che si può prendere la guida di un partito senza farne parte). Allo stesso tempo i diversi interventi di Mirri, Fiorini, Isetta avevano il chiaro sentore elettorale, i primi forse interessati a una candidatura a consigliere regionale nelle fila del pd, l’altro in vista delle elezioni comunali, nel merito del progetto però praticamente nulla.
Anche Arboscello un intervento molto politico e, come piace dire al pd stesso, populista, anche perché se le pedine riescono a incastrarsi alla perfezione, chi farà il candidato sindaco nel 2026?
Se la fronda anti rigassificatore viene cavalcata dal pd, attraverso i suoi sindaci, con l’intento di resuscitare elettoralmente, allora di rigassificatori ce ne troveremo due.
