Site icon UOMINI LIBERI

Nuovo C.d.A. di Opere Sociali Servizi S.p.A

Nuovo  C.d.A. di Opere Sociali Servizi S.p.A
La possibile nomina della Rambaudi avrebbe del miracoloso
Non sappiamo quali pensieri frullano nella mente del C.d.A. di Opere Sociali N.S. di Misericordia di Savona ed in quella del Presidente De Filippi leggendo le indicazioni che vengono riportate dal Secolo XIX sulle imminenti nomine per il nuovo C.d.A. nella società partecipata a maggioranza di Opere Sociali Servizi S.p.A. con il consorzio delle onnipresenti Cooperative
Chissà se sarà una “scelta tutta politica” da parte del PD e del Sindaco Berruti, o se sarà una scelta presa in solitaria autonomia dal suo  Presidente e dal C.d.A.?

Saranno stati presi in considerazione gli emolumenti da pagare e sarà stata attentamente valutata la possibilità di soluzioni compatibili con i negativi bilanci (non ultimo il 2014 con una perdita di circa 150 mila euro) di gestione della S.p.A. Opere Sociali Servizi?

SI potrebbe per esempio nominare il solo Amministratore Unico e nessun Consiglio di Amministrazione visto che di fatto deve solo eseguire le indicazioni dettate dalla casa madre Opere Sociali Nostra Signora di Misericordia.

Leggiamo sugli organi di stampa, noi abbiamo lo abbiamo scritto più volte, che è in predicato di andare a ricoprire il ruolo di Presidente di Opere Sociali Servizi (con le Cooperative gestisce un appalto di circa 10 milioni annui per il funzionamento della RSA del Santuario, quella di Monticello, dell’Asilo Nido Paguro per circa 230 posti convenzionati con l’ASL), nientemeno che l ‘ex Assessore al Welfare della Regione, Lorena Rambaudi trombata alle ultime elezioni.

Pare che il Sindaco Berruti, su suggerimento di Di Tullio, la voglia piazzare alla suddetta Presidenza per togliersela di torno ed evitare una sua eventuale candidatura a Sindaco di Savona.

Ma la possibile nomina della Rambaudi avrebbe dell’incredibile, non si capisce infatti la convenienza di andare a ricoprire il ruolo di Presidente con uno stipendio che non supererà le circa 1800 euro al mese, di gran lunga inferiore a quello che andrebbe a percepire se rientrasse nel suo lavoro di dirigente in Cooperaci.

Chissà? Magari ancora una volta la “Divina Provvidenza” in Opere Sociali farà un altro miracolo

 

Condividi