NUOVA OCCUPAZIONE DA EFFICIENZA ENERGETICA

 
NUOVA OCCUPAZIONE DA EFFICIENZA ENERGETICA,
ENERGIE RINNOVABILI E NUOVA GESTIONE DEI RIFIUTI.
CRITICHE AL NUOVO PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI
Il MODA da decenni sulla questione energetica ha da sempre sostenuto il risparmio energetico, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili alternative alla combustione dei fossili sicuramente più vantaggiose per l’occupazione, la salute e l’ambiente. Osserviamo quindi…
 …con grande piacere che finalmente oggi anche la Confindustria afferma che l’efficienza energetica legata alle abitazioni, all’industria, al teleriscaldamento, all’ illuminazione pubblica ecc. porterebbe un impatto economico positivo per la comunità di circa 40 miliardi di euro insieme con circa 700.000 NUOVE UNITÀ DI LAVORO. (Il Secolo XIX del 10/04/14)

Inoltre nel primo trimestre 2014 si registra in Italia un aumento di circa il 20% delle fonti rinnovabili ed il continuo crollo delle fonti fossili ( -13%) nella produzione di energia elettrica.

Se il trend dovesse continuare non è lontano il sorpasso delle energie sostenibili e pulite su quelle inquinanti e dannose (Ecoblog del 8/04/2014).

A proposito di progetti per l’occupazione, ricordiamo anche che nel Libro verde della Ue sui rifiuti di plastica (Marzo 2013) si indica come obiettivo un tasso di riciclaggio del 70% entro il 2020 con cui si potrebbero creare nella Ue altri 162.000 POSTI DI LAVORO.

Il Piano rifiuti regionale però sembra in contraddizione con il nuovo Libro verde della Ue sulla plastica non incrementandone in modo significativo la raccolta differenziata.

LA UE PROSPETTA INFATTI PER L’IMMEDIATO FUTURO LA DISMISSIONE GRADUALE DELLE DISCARICHE E NORME CON QUOTE DI RICICLAGGIO (70%) BEN SUPERIORI ALLE ATTUALI (25%) CHE NEL PIANO REGIONALE SONO PROSPETTATE AL MASSIMO SOLO AL 30% NEL 2020. Ricordiamo che riciclando la plastica si eliminerebbe anche il pericolo della sua combustione e la possibilità di produrre diossine e metalli pesanti nell’aria.

Mentre osserviamo con attenzione lo sviluppo della questione della centrale a carbone di Vado Tirreno Power per cui secondo la Procura di Savona sarebbero emerse gravi criticità,proponiamo alla riflessione la questione “gestione dei rifiuti regione Liguria” che come indicato qui di seguito potrebbe avere con la centrale a carbone dirette connessioni.

IL NUOVO PIANO RIFIUTI DELLA REGIONE LIGURIA 2013 infatti non ci sembra in sintonia con le normative europee attuali e prospettate nel prossimo futuro,basandosi principalmente ancora su discariche e produzione di CDR/CSS da rifiuti invece che su riuso e riciclaggio dei rifiuti. (LEGGI)

TEMIAMO QUINDI L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO DI DIOSSINE E METALLI PESANTI, PERICOLOSE PER L’AMBIENTE E LA SALUTE, PER LA POSSIBILE COMBUSTIONE DI CSS DA RIFIUTI PRODOTTO NELLE DISCARICHE NEI GRUPPI A CARBONE DELLE CENTRALI LIGURI COMPRESA QUELLA DI VADO L. .

Infatti a pag. 170 del Piano rifiuti della Provincia di Savona era prevista la pericolosa combustione del CDR nelle centrali a carbone e nella Delibera della Provincia di Savona del 28/07/2011 è stata programmata la produzione nella discarica di Vado di combustibile da rifiuti. (LEGGI)

A tale centrale di Vado inoltre è stata concessa una AIA che non rispetterebbe i parametri delle leggi italiane ed europee e su cui è in corso una inchiesta della magistratura.

NON SI CAPISCE PERCHE’ LA CENTRALE DI VADO NON POSSA ANDARE SOLO A METANO COME E’ STATO FATTO A NAPOLI DA T. POWER E A PIACENZA DA ENEL CON MINORE INQUINAMENTO E BLOCCANDO COSI’ IL POSSIBILE PERICOLOSO INCENERIMENTO DI COMBUSTIBILI DA RIFIUTI (possibile solo nelle centrali a carbone ma non a gas) (LEGGI).

Savona, 17 Aprile 2014

Dr. Agostino Torcello e Dr. Virginio Fadda MODA Savona

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