Non sono ‘signora’, mi vergognerei. Non ho ‘salottino’ ma vivo sotto i ponti, di tutto il mondo dove il mio girovagare mi porta, tra frassini, betulle e piccoli fiumi accanto ancora limpidi e ricchi di pesce: che catturo, ogni tanto, cucino per cibarmi con il cuore dolorante per tanta sofferenza (dei pesci). Certo che potrei fare un gran bella vita, appunto da ‘signora’, ho buone e straordinarie discendenze nobiliari: ma il mondo, senza noi giovani pazzi, presuntuosi e sciocchi, sempre innamorati delle illusioni, che mai sarebbe?: una stupida pallina di ceralacca, un ufficio perenne di pompe funebri, un’insalata di cicoria e cattiveria. Dimenticavo, Lei, come falco impagliato, non avendo appunto un salottino dove esebirlo, provvederò a riportarlo in vita: ho doti divinitarie e poi, essendo una gran gnocca, riesco a far resuscitare anche i morti.: ‘provare per credere’ ma ,se mai sarà il caso, anche Lei ci metta un po’ d’impegno, l’ultima volta che l’ho incontrata, riferito ai tempi del…solleone(nel senso di ‘sollevamento’) era un po’incupito e con le ali di falco moscie, sa, noi donne come siamo esigenti…