Nel 2012 il Consigliere Marco Pozzo per una dichiarazione moralmente criticabile registrata dal M5S e resa pubblica fu giustamente costretto a dimettersi (aveva chiesto al presidente di fissare più sedute in commissione, anche inventando gli argomenti, perché non si guadagnava abbastanza)
Oggi la questione morale sembra aver perso importanza.
Un consigliere di maggioranza, Marco Ravera, ha patteggiato una pena di 4 mesi per la vicenda Ata, azienda nella quale il consigliere sedeva nel Cda, ma i consiglieri attuali del M5S tacciono, non chiedono le sue dimissioni eppure le colpe di Ravera rispetto a quello del Consigliere Pozzo appaiono molto più gravi.
Marco Ravera di Rifondazione era stato messo nel cda di Ata dal partito perché controllasse cosa stava succedendo nell’azienda partecipata. Probabilmente non deve aver esercitato bene il suo incarico se non si è mai accorto di nulla e neppure ha mai chiesto scusa a chi contava su di lui per controllare Ata. Ricordiamo anche che 2 sindacalisti furono licenziati perché contestavano la gestione dell’azienda