Si dice che le prospettive sono critiche ma che presto si risolveranno: “Nei prossimi mesi” ,“Tra un mese”. Dopo un immobilismo che dura da cinque anni, in cui l’amministrazione uscente ha accettato un accordo di programma al ribasso senza garanzie sulla mobilità, ora vuole far credere di essere attiva nella tutela della città e convincerci che tutto si risolverà un mese dopo le elezioni: un po’ di pudore e senso della realtà non guasterebbero.
Nell’articolo si dichiara che: “Il centro è già da anni vietato ai mezzi pesanti”: viene da chiedersi allora se chi ha scritto conosce il territorio di Vado: i camion che stanno portando 5 milioni di metri cubi di terra alla piattaforma e quelli che portano i rifiuti al Boscaccio e a Bossarino sono camion volanti? Purtroppo non è così, si tratta di camion che attraversano le Murate, i Griffi, via Piave, San Genesio e Porto Vado.
Nell’articolo si dice anche che: “Via Trieste diventerà area portuale” senza indicare una data. Non dimentichiamo che dopo dieci anni il progetto della strada alternativa è ancora sulla carta; perciò è assurdo continuare a parlare di strada alternativa: con questa amministrazione il traffico portuale e quello urbano continueranno per chissà quanto a coesistere. Memoria e Futuro ha tra gli obiettivi il massimo impulso alla realizzazione della nuova via Trieste.
Infine ci chiediamo a chi sia rivolto l’articolo del Secolo XIX: i tecnici capiscono subito che non vi è contenuta nessuna notizia, i cittadini normali non sono messi nelle condizioni di capire.
Solo fumo.
Lista MEMORIA E FUTURO