Ecco un bell’esempio di quanto esposto nell’articolo. Ci si scandalizza del paragone con il negazionismo, invece di prendersela con chi utilizza proprio questo stesso strumento dialettico per soffocare i crimini contro la salute e l’ambiente. Scandalizzano piu’ gli argomenti “forti”, delle loro giuste cause. Perche’ pretende di parlare in nome delle vittime dell’olocausto? Io sono convinta, invece, che capirebbero eccome l’accostamento. Perche’ e’ proprio un olocausto ambientale quello che ci aspetta, e chi pur sapendo si ostina a negare ne e’ complice. Caro signor spetnaz 1, le piaccia o no, il paragone e’ perfettamente legittimo e lei non fa che confermarlo. Chi straparla di cancro dei bambini usato come “leva” si dimostra ben piu’ cinico di coloro, viceversa estremamente sensibili al bene pubblico, che intende biasimare. Non e’ con presunti argomenti edulcorati, ne’ con indignazione da salotto del te’ che si contrasta un dramma epocale come il degrado irreversibile dell’ambiente.