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Mugugni e denunce da Celle da A Civetta

Non che ci aspettassimo chissà che cosa dopo il nostro invito nel numero scorso ai ‘mugugnanti’, non ‘mugugnoni’. Semplicemente riferito alle esternazioni rivolte ai più vari, strani, curiosi e a volte spassosi, ma pure seri, quando non drammatici, e sempre importanti eventi o avveni- menti, giornalmente ricorrenti con balzi e rimbalzi dall’uno all’altro: anche divertimento, goliardia….

Luigi Bertoldi invece, non si sa se ha preso spunto, è andato oltre, e con quel suo fare un po’ professorale (ci perdonerà, forse un po’ di deformazione professionale ci sta…) ha dissertato sul “bisogno per distinguere il piccolo dal grande, il marginale dall’essenziale, il superfluo dal necessario, il fastidioso dal pericoloso, l’urgente dal differibile, ma soprattutto il voluto dal casuale.

Questa capacità consente di catalogare individuando con più precisione le categorie e gli elementi. Consente di non infilare nello stesso sacco cose del tutto diverse.

Mugugno (4) e pubblica denuncia non sono parenti. Si mugugna per le aiuole mal tenute, non per il malaffare: questo lo si denuncia.

Mugugnare continuamente per la stessa cosa può portare a favorevoli effetti ma, di solito, stanca. Denunciare le gravi, pericolosissime, fata- li, distorsioni del sistema politico e amministrativo, nonché gli eversivi condizionamenti che le provocano, è necessario ed obbligatorio anche per legge. (Diritto-dovere, n.d.r.)

Così si rivolge ai “Cellesi, anime semplici, che non è un’accusa” Aggiungendo che “da sempre voglio un bene esagerato al mio paese ed ai suoi abitanti, ma da un po’ di tempo a tale sentimento si è associato una forte nostalgia della cultura passata, quando alla semplicità dei rapporti, del- le parole, dei gesti, della vita tutta, si affiancava un acume tutto particolare nel capire i fatti, le persone, gli intendimenti. Ce ne sarebbe un gran bisogno oggi, in questo momento, perché capire dopo i fatti non salva dai loro effetti. È tanto più necessario quanto più i cittadini sono distanti dalla comprensione e che siano distanti ce lo dice proprio il mugugno”.

E lui, sappiamo, è da sempre sul campo, meglio, sulle barricate, instancabile, da anni da decenni, con precisa conoscenza dei fatti e rara competenza. E lo dice: “Ciò di cui mi occupo io, trasferendolo su queste pagine (U.L., n.d.r.), è veramente importante. Le domande che genera sono molto delicate e la ricerca delle risposte è fondamentale per decidere della nostra vita. Non può essere mugugno.

Io porto a sostegno di quanto scrivo degli atti che hanno alto valore di prova: decreti della Provincia, pareri ufficiali della Regione, non generici ma relativi proprio ai fatti e realtà cellesi. Porto leggi, normative comunali, atti comunali”. Poi si rivolge all’Amministrazione domandandosi “che va avanti lo stesso e non spiega il perché? La risposta è indispensabile per capire quali sono le cause di questi effetti. Se si riflettesse sul fatto che il testardo impegno dell’Amministrazione è rivolto a permettere la più sciagurata delle operazioni, con effetti definitivamente devastanti per Celle, la pretesa di risposta alla domanda che ho posto sopra non sarebbe lasciata a quei pochi che fino ad ora si sono attivati ma diventerebbe comune ad una gran quantità di cittadini che intendono essere tali e non miseri, o miserabili, sudditi prostrati al volere dei potenti”. E, in altro passaggio: ”ci vorrebbe ben altro che il mugugno. Ci si allarmerebbe e si cercherebbe di coalizzare la maggior parte del corpo sociale per rimuovere quei gruppi di potere deviato, che ci impongono, con il disagio o la sofferenza, il loro volere”. Ma ”i cittadini sono distanti dalla comprensione…” come ha appena scritto, privati di diretta autonoma partecipazione alla cosa comune, e dunque privi di volontà reattiva, come abbiamo scritto noi per cui pare difficile, in tempi brevi e nella circostanza aggiuntasi, trovare forze, necessariamente in maggioranza giovanili, a coalizzarsi: chi? e contro chi? (il ‘male oscuro’…?) dopo quarant’anni di appiattimento…? ’Cippa’ (bonaccia assoluta, mare piatto, espressione del Ponente, nessuna etimologia, forse un’esclamazione) totale!

I ’mugugnanti’, l’unica realtà, sennò chi altri? Sono 1704: ne basterebbe il 2-3 per cento, volonterosi e impegnati!

(P.R. estratto da L.Bertoldi 23.7.20 in U.L.)

P.S. Il pezzo prosegue con una dissertazione tecnica sul disastro turistico che aspetta Celle, e che per carenza di spazio rimandiamo al prossimo numero.

In uscita il nuovo numero

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