Mr. Birger Riis Jorgensen visita il Porto di Vado

    L’ambasciatore danese Mr. Birger Riis Jorgensen visita il Porto di Vado
E’ stato dato molto risalto al fatto che Mr. Jorgensen sia stato accompagnato in visita al porto di Vado per il semplice motivo che nessuno ha chiesto o s’è posto la domanda “ in quale veste questo signore esegue codesta visita?”
Qualsiasi persona su propria richiesta può chiedere all’Autorità Portuale di eseguire la visita, poi se viene più o meno concessa,è un risultato a parte con un risvolto del tutto personale.

 

La stessa visita se viene eseguita dall’Ambasciatore cambia totalmente aspetto in quanto il personaggio rappresenta uno Stato sovrano ed in questo caso specifico è la Danimarca e quindi diventa legittimo chiedere chiarimenti dettagliati del perché e con quali fini.
Non molto tempo fa avevo sollevato e posto un problema in merito alla dichiarazione del numero uno di Maersk S.P.A. perché aveva affermato ad un giornalista danese e a Copenaghen “Andiamo a Vado per costruirci la NOSTRA PIATTAFORMA”.
Penso che questa affermazione non sia io l’unico a saperla o averla sentita o averla letta sui quotidiani per cui con tutta sincerità se fossi rappresentante della istituzione come l’Autorità portuale avrei certamente chiesto rettifiche a dichiarazioni assurde perché:
) La piattaforma, SE costruita, l’ammontare della spesa di realizzazione è ripartita in 300 milioni di Euro da parte dello stato italiano con la partecipazione di 50 milioni di Euro + 100 da parte di ditta privata estera. Dopo così tanti anni una domanda penso sia lecita :sono sempre sufficienti 300 milioni o bisogna aggiornarli in base alla svalutazione e agli aumenti dei costi ? perché si rischia successivamente di non finirla per mancanza di fondi.
Dei 50 + 100 certamente per mia sensazione, credo che rimanghino tali anche fra altri 5 anni e più
Perché 50 milioni di Euro è la cifra elargita da AP Terminal per l’opera fissa, strutturale, mentre i 100 sono per le infrastrutture ,che oltretutto si possono smontare da qualsiasi porto ormai abbandonato da Maersk e rimontarle a Vado.
A questo punto avendo acquisito la concessione demaniale dall’Autorità portuale per 50 anni, condizione del tutto inaudita non esiste in tutto il mondo una condizione simile, e sono certo che qualsiasi ditta italiana del settore ne sarebbe fortemente attratta a pari condizioni. A fronte di quanto dichiarato non saprei con quale diritto e per quale ragione lo Stato Italiano possa essere espropriato di un’opera dove ne è il massimo contribuente tenendo in considerazione la questione della concessione demaniale sfido chiunque a non considerare il tutto “ inaudito”
) A questo punto sarebbe opportuno approfondire la conoscenza degli accordi fra le parti per poter così legittimare la proprietà dell’opera e chissà che una volta per tutte non si ponga anche fine al costante ricatto dei posti di lavoro e con quali garanzie nel tempo
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