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Movida

             “ SENZA MOVIDA SI MUORE” !!!!!!!!!

dal Presidente dell’Associazione Albergatori di Alassio e Laigueglia

Non c’è nulla di più odioso del non riuscire a dormire perché fuori dieci ragazzi fanno chiasso.

Non c’è nulla di più odioso del non trovare nulla di aperto dove passare qualche ora a divertirsi”. (Il Secolo XIX del 07/08/10).

 

Conclusione del dilemma: in media stat virtus.

 

Sono il Presidente dell’Associazione Albergatori di Alassio e Laigueglia. Fin dagli anni 70 (e per tanti anni) ho portato avanti la promozione di Alassio e della Riviera in giro per l’Europa, con tappe annuali in tutte le principali fiere turistiche.

 

La clientela che raggiunge la Riviera, e in particolare Alassio, è composta da famiglie con una certa propensione alla spesa, che hanno girato e sono capaci di valutare e apprezzare i buoni servizi.

 

Siamo riusciti a fidelizzare questi ospiti con dedizione, professionalità, continuità e con notevoli investimenti in strutture e spazi rubati alle zone di produzione aziendali(vedi camere).

 

Questa clientela gradisce la musica, i colori, la festa, il saper vivere, così come sceglie Alassio e la Riviera per la sua sicurezza, serenità, armonia di vita.

 

Il nostro Assessore al Turismo e alla Cultura Dr. Monica Zioni, in data 14/07/2010 mi ha comunicato che a partire da venerdì 16 luglio un gruppo di esercenti del lungomare di Alassio avrebbe organizzato ogni venerdì una manifestazione denominata “ Alassio Venerdì Blu Party” con offerte a prezzi promozionali di drinks e piatti, oltre che musica e animazione.

 

L’Assessore mi comunicava che aveva richiesto agli esercenti coinvolti il non superamento dei 55 decibel delle emissioni sonore e il rispetto dell’orario dell’una di notte come termine.

 

Quale rappresentante dell’Associazione Albergatori ho aderito prontamente con spirito di collaborazione, ricordando solo di vigilare che tali limiti fissati non fossero sorpassati.

 

Devo dire che puntualmente le varie bands musicali hanno sempre staccato di suonare entro l’una di notte.

 

Il problema che invece è sorto è lo sforamento della soglia dei decibel.

 

Alassio vuole musica e festa, non rumore e chiasso.

 

Musica non significa solo pianoforte o chitarra classica. Musica, come convenuto, significa 55/60 decibel fatta come avviene molto spesso all’aperto, con le note che si dovrebbero diffondere con piacere nell’aria e raggiungono le case e le aziende alberghiere che sono a diretto contatto con i lounge bar interessati( molto spesso proprio sopra o adiacenti).

 

La movida deve essere musica, non bands che scaricano tutto quello che hanno sulle casse, non piatti e tamburi che martellano i timpani degli sciagurati residenti e ospiti di Alassio.

 

Tutti i venerdì sera si è sempre costantemente superato di molto i decibel consentiti( misurazioni fatte a 20/30 metri locale per locale).

 

Siamo totalmente contrari al rumore e al chiasso e, se costretti, dovremo adire alle autorità competenti per tutelare i nostri clienti, le nostre aziende e l’intera economia cittadina.

 

Ben venga la “movida”, non il “casino” ( passatemi l’espressione)!!!!

 

Egidio Mantellassi  

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