UN PERICOLO REALE LA COMBUSTIONE DEL CDR DA RIFIUTO
NELLA CENTRALE A CARBONE T. POWER DI VADO
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In riferimento alla realtà tragica del savonese della “gestione rifiuti” in regime di monopolio con i continui conferimenti nella discarica del Boscaccio di Vado di rifiuti provenienti anche da fuori provincia e relativi paradisi fiscali nelle Isole Vergini ecc. ed in riferimento all’ ipotesi di pericolosi inceneritori proposti anche dal vice Sindaco di Savona, il MODA vuole sottolineare e ribadire ancora una volta che attualmente il Piano Rifiuti in vigore approvato nel 2007 da Provincia e Regione pur non prevedendo l’inceneritore provinciale purtroppo consente l’incenerimento subdolo del CDR da rifiuto per un quantitativo di circa 40.000 – 60.000 tonnellate/anno (su 200.000 t/anno totali) (schema A e B allegati) in centrali a carbone o cementifici (GUARDA)…. Guarda caso gli impianti di CDR sono previsti “casualmente” nel Piano Rifiuti nella discarica del Boscaccio (Ecosavona) a Vado proprio vicino alla centrale a carbone Tirreno Power e “casualmente” presso la cokeria di Bragno di Cairo (leggi)…è ben noto che il CDR si può bruciare tecnicamente solo nei gruppi a carbone e non nei gruppi a turbogas…Non sarà mica anche per questo motivo che non si vogliono chiudere gli obsoleti gruppi 3 e 4 a carbone, fuorilegge per la UE e la legge nazionale, che renderebbero ben di più potendovi bruciare dentro anche i rifiuti, mentre alcuni amministratori e politici si limitano a dichiararsi contrari solo contro il potenziamento senza prendere neppure in considerazione la chiusura degli inquinanti gruppi 3 e 4 a carbone? Purtroppo la letteratura internazionale documenta che bruciando CDR in impianti non dedicati (es. centrali a carbone) si emettono più diossine e metalli pesanti di un pur pericoloso moderno inceneritore. Per questi documentati motivi noi proponiamo “Rifiuti zero” senza incenerimento…leggi Purtroppo anche a livello nazionale (leggi) il Ministro del’Ambiente starebbe per emanare un decreto per facilitare la combustione di CDR nelle centrali a carbone considerandolo un prodotto “derivato”…la popolazione di Civitavecchia si sta già mobilitando contro il CDR e anche qui da noi occorrerebbe opporsi con forza contro il CDR per evitare altri pericolosi danni alla salute e all’ambiente aggiuntivi a quelli provocati dalla combustione del carbone. Savona, 8 Luglio 2010 Virginio Fadda e Agostino Torcello MODA Savona |