Per tale ragione, “ri ri colgo” l’occasione per proporre alcuni semplici ragionamenti da “ri sottoporre” all’attenzione dell’Amministrazione.
Qualsiasi ipotesi migliorativa dell’attuale assetto del mercato settimanale merita di essere presa in considerazione, anche alla luce dell’esperienza acquisita in quattro anni di sperimentazione.
Ritengo altresì utile rammentare le motivazioni, di natura legale, innescate dal contenzioso per il riconoscimento della proprietà dell’area, che hanno indotto l’Amministrazione Caprioglio, nel 2018, a procedere con lo spostamento degli operatori, dalla sede originaria di P.zza del Popolo al centro cittadino.
Fin da allora, il percorso è sempre stato condiviso con tutte le Associazioni di categoria, sia del commercio fisso, sia degli ambulanti: le delibere predisposte all’epoca testimoniano i passaggi partecipativi che erano stati avviati e completati.
Le problematicità sono sempre state monitorate e si è sempre cercato di attuare quegli interventi che potessero essere ritenuti migliorativi: cfr. la delibera che avrebbe dovuto portare allo spostamento di una parte dei banchi in Via Manzoni e mai applicata.
Non dimentichiamo la fase acuta del COVID, che ha imposto l’obbligo di applicare le disposizioni in merito al distanziamento sociale, agli orari e alle modalità di gestione dell’attività mercatale.
Infine, non da ultimo, sono da rammentare le perplessità manifestate in allora dagli Uffici relativamente all’ipotesi di utilizzo e chiusura di Via Paleocapa.
In merito alla proposta finale di sistemazione del mercato del lunedì proposta dalla giunta Russo ritengo doveroso osservare quanto segue:
1) La nuova area proposta rimane comunque dispersiva, in quanto lo spazio è poco raccolto ed essendo stato studiato con uno sviluppo lineare (il mercato è stato concepito diviso in due parti rispetto a Piazza Mameli), anziché circolare, la percorribilità da parte degli utenti rischia di essere faticosa;
2) I posti auto e moto persi per i residenti in Via Paleocapa ed il centro storico sono considerevoli e non verranno compensati da nuovi spazi dedicati, reperiti nelle adiacenze;
3) I rischi di rallentamento del traffico veicolare non saranno inferiori rispetto a quelli attuali, anzi, probabilmente aumenteranno.
L’idea di chiudere Via Manzoni ed il tratto finale di C.so Italia al traffico veicolare rischia di essere molto penalizzante per la viabilità.
4) I quattro attraversamenti pedonali di Piazza Mameli, che collegano i due tronconi dell’area mercatale, saranno altamente critici, a cui si aggiungeranno quelli di C.so Italia e Via Cesare Battisti.
Gli innesti di Via Niella, Via Montenotte, Via Boselli in Piazza Mameli rischiano di essere fortemente rallentati dal transito pedonale, con conseguenti ripercussioni sui flussi veicolari e il concreto rischio che si verifichi il congestionamento delle vie in ingresso ed uscita dalla città (vedi allegato);
5) In Via Sormano verranno fatti svoltare i bus che non potranno più utilizzare il tratto di Via Paleocapa occupato dai banchi. Tale strada ha molti parcheggi (circa una cinquantina) disposti sui due lati (sia in linea, sia a pettine). Al contempo vi sono attività commerciali e magazzini in prossimità dei quali, di frequente, scaricano camion e furgoni.
Pertanto, le occasioni di intralcio al transito dei mezzi pubblici saranno frequenti.
6) Ad oggi non sono stati forniti i dettagli su dove si prevede di fare transitare i mezzi pubblici della TPL in arrivo dalla stazione, nel tratto compreso tra Via Paleocapa e Piazza Mameli, che verrà occupato dai banchi del mercato,
7) Non è stato previsto l’utilizzo dell’ampia e scenografica porzione finale di C.so Italia e di Piazza Pertini, che essendo già pedonali avrebbero permesso di liberare dai banchi altre vie cittadine in cui, invece, transitano e posteggiano le auto.
8) Infine ci auguriamo che l’affollamento, o il mancato distanziamento, che si verrà inevitabilmente a creare lungo l’intera Via Paleocapa utilizzata su entrambi i lati per il mercato, non creino problematiche di sicurezza e di igiene: mi riferisco al transito dei mezzi di soccorso, alla necessità di una rapida evacuazione delle persone, all’eventuale rischio covid dovuto al sovraffollamento.
Non ci resta che incrociare le dita ed augurare un “in bocca al lupo” a colui, o coloro, che hanno deciso di rimettere tutto in discussione, anziché procedere con piccoli, parziali, mirati, concordati adeguamenti e miglioramenti dell’esistente. Il tutto in attesa di studiare e presentare un nuovo piano della mobilità, che consenta la creazione di un’area mercatale interamente sovrapponibile con una nuova, più ampia, area pedonale della città, in cui la perdita di posti auto sia minima e la vivibilità degli spazi sia massima.