Mentre il sindaco a Roma parlava di “Savona dei giovani”, le mamme denunciano i problemi della mensa nelle scuole comunali

Mentre il sindaco di Savona era a Roma per presentare il progetto “Savona capitale della cultura”, mettendo in evidenza i giovani, in città le famiglie si trovavano ad affrontare un problema molto più concreto e urgente: la qualità del servizio mensa nelle scuole comunali, in particolare negli istituti Astengo e XXV Aprile.
Le chat dei genitori sono ormai da mesi infuocate, con continue segnalazioni e lamentele su quello che viene servito ai bambini durante l’orario del pranzo. Verdure crude, piatti freddi, porzioni limitate e, in alcuni casi, persino capelli ritrovati nei pasti: questi sono solo alcuni dei problemi che emergono dai racconti delle mamme e dei papà preoccupati. Il tutto, nonostante i costi del servizio mensa a carico delle famiglie non siano certo trascurabili.
Le lamentele non sono certo un capriccio: si tratta di un problema che incide sulla salute e sul benessere dei più piccoli. I genitori si chiedono come sia possibile che, in una città che si vanta di essere attenta alle nuove generazioni, il servizio mensa possa essere così scadente.
Mentre il primo cittadino parlava di futuro e innovazione nella capitale, a Savona i genitori avrebbero preferito una maggiore attenzione ai problemi concreti che riguardano la quotidianità dei bambini. Investire nei giovani non significa solo progettare grandi iniziative o eventi, ma garantire loro condizioni dignitose nel presente, a partire da una mensa scolastica sicura e di qualità.
Di fronte alle numerose segnalazioni, l’assessorato ha minimizzato, ha finora fornito risposte vaghe e poco rassicuranti. Si parla di controlli e monitoraggi, ma i genitori chiedono interventi immediati e soluzioni concrete.
Forse sarebbe il caso di ricordare che il futuro di Savona non si costruisce con slogan e conferenze, ma assicurando ai bambini, fin da oggi, un servizio mensa dignitoso e adeguato alle loro necessità.

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