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Memorandum Saonae mysteria (Sesta puntata)

Bilancio comunale Savona: dopo che “superman” pare abbia fatto quadrare il bilancio, sarebbe forse il caso, ora, di amministrare adeguatamente la città, nell’interesse dei cittadini dopo 5 anni di incomprensibile stasi. Necessario anche tenere informati i savonesi. Trasparenza e amministratori che oltre a saper fare le 4 operazioni sappiano anche governare proficuamente Savona.

Via Verdi – il parco sparito: nella prima metà degli anni 90, con una improvvida quanto infelice iniziativa, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gervasio, con repentina variante al piano regolatore, nel promuovere il trasferimento della Magrini- Scarpa & Magnano al posto del previsto ampiamento dei giardini che avrebbe dato vita ad un piccolo parco urbano, diede il via alla costruzione di 4 palazzi. A Villapiana, a quanto apre, non solo non si vuole incrementare le zone verdi e curare quelle poche esistenti, ma oggi si prospetta anche la soppressione del polmone verde di via Falletti. Chissà se il sindaco, nel recente incontro dell’Anci con il Santo padre, ha parlato del proprio impegno a tutelare la “casa comune”.

A.R.T.E. : con quale criterio Arte provvede alla manutenzione delle cosiddette case popolari a cominciare da persiane e finestre tanto per citare le più evidenti, ecc, ecc. Non sarebbe il caso di rendere pubblica almeno 2 volte all’anno la programmazione di Arte a Savona.
Ad esempio ci si deve spiegare come mai Arte, mentre le cosiddette case popolari segnavano un sempre crescente degrado (vedere quelle di Villpiana), costruiva i palazzi di via Aglietto, Corso Ricci e via Partigiani; ci si deve spiegare come mai Arte  mentre  l’intervento programmato relativo alla sotto centrale elettrica di Lavagnola veniva continuamente rinviato con le più svariate motivazioni, costruiva 2 palazzi alle spalle di detta ex sotto centrale elettrica. Arte fa e disfa come vuole e nessuno controlla? E’ questo il modo di amministrare la cosa pubblica?

Covid – vaccino: l’amministrazione comunale ha provveduto e provvede al controllo almeno su bar, pizzerie, ristoranti, generi alimentari, in relazione alla vaccinazione dei proprietari di tali attività commerciali e dei loro dipendenti.

Mercato del lunedì: a Savona è risibile parlare di mercato, almeno come normalmente ci si intende, ma visto le decine e decine di banchi ambulanti sparpagliati in numerose vie, non sarebbe il caso che l’amministrazione comunale provvedesse a porre dei cartelloni nelle vie interessate al mercato indicando la localizzazione delle varie merceologie?
Faciliterebbe la vita agli ambulanti e ai cittadini.

Piano Commerciale: il piano di adeguamento e di sviluppo della rete distributiva, se ce n’è uno, che dovrebbe rispettare gli indirizzi e i criteri della regione, in armonia con il PUC, dovrebbe essere visto o rivisto in rapporto alla domanda, cioè ai prevedibili consumi della popolazione residente e fluttuante, con particolare riguardo anche al turismo, e avendo rigorosa attenzione alla rete commerciale in sede fissa. Ci pare che ad oggi ci sia stata  una gestione caotica non rappresentativa delle reali esigenze della città.

Casello di Bossarino: cosa ne è? Qualche decennio fa dicevano che era prioritario, da realizzare con estrema urgenza, si è continuato a dirlo fin ad oggi. Allora? Chi è che sta prendendo i cittadini per i fondelli

Superstrada Savona Vado Ligure: cosa ne è? Ai problemi di varia natura che ne hanno bloccati i lavori, non si poteva ovviare con provvedimenti straordinari, vista l’importanza della superstrada?
A quanto apre non se ne parla proprio, e la situazione del traffico è sempre tragica

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