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Mario Monti alla Merkel

NOI ABBIAMO DATO  ORA TOCCA A VOI
Questo è il sunto di quello che Mario Monti ha detto  alla Merkel per conto dell’Italia e di tutti i Paesi del Sud Europa ( Francia inclusa).
Nello stesso tempo partiva la prima nave di rifiuti da Napoli alla volta di Rotterdam, senza tanto clamore affinché nessuno si domandasse: chi paga?
E’ proprio questo il problema…

…in Europa si sta ripetendo quello che in Italia è stato l’andazzo per mezzo secolo,  i popoli del Nord  lavorano, sgobbano e principalmente non sprecano , mentre i popoli del Sud suonano il mandolino o ballano il Sirtaki e principalmente sprecano,  intanto  qualcuno poi  pagherà il conto.

La cosa in Italia ha funzionato  e continua a funzionare , basta pensare che una città ricca come Milano produce rifiuti inferiori a quelli di Napoli ( si dice che la quantità di rifiuti è anche indice di benessere) e nel Sud vi sono tante automobili di lusso come al Nord, malgrado il grande disavanzo economico fra le due aree.

In Europa  non funziona così,  perché la Merkel  non è Andreotti o l’Amato di turno , la Merkel  e principalmente i suoi elettori  tedeschi ( al contrario dei elettori della Padania)  non sono disponibili a lavorare a favore dei suonatori di mandolino e i danzatori di sirtaki, che avendo pure molto tempo libero a disposizione si ingegnano  continuamente a  come fottere quelli che lavorano, e quindi la Merkel e tutti i paesi del Nord Europa non sono disponibili a fare per il Sud Europa , ciò che il nord Italia ha fatto per mezzo secolo  nei confronti dei  propri compatrioti meridionali in nome dell’Italia unita e solidale.

Tutti i governi dei i paesi de Sud  e i vari economisti, con Monti in testa,  pensano che sia giusto che i tedeschi debbano aiutare chi ha difficoltà, in nome appunto di un Europa unita e solidale,  anche perché la Germania ha avuto un grosso vantaggio con l’avvento della moneta unica , infatti dicono,  l’economia tedesca ha subito un grande sviluppo , giusto con l’avvento dell’Euro e grazie alle importazione di prodotti tedeschi in tutta l’Unione.

In effetti  prima, con le continue svalutazioni delle monete più deboli e principalmente della Lira (la dracma o la peseta non erano certamente un grosso problema per i tedeschi)  le importazioni dei prodotti italiani erano facili,  mentre le esportazioni  tedesche verso  il mercato italiano erano difficili e l’economia tedesca soffriva , mentre ora prospera.

La stessa cosa è avvenuta per tanti anni nel mercato interno italiano , La Padania produceva beni e servizi e il Sud (con i soldi delle tasse dei lavoratori del Nord e principalmente con l’aumento del debito pubblico) consumava tali beni e servizi,  con la conseguenza che gli operai del Nord potevano lavorare e l’economia del Nord si sviluppava  , protetta dal mercato unico nazionale , peccato però che il debito e le tasse aumentavano  costantemente.

Ora La stessa cosa viene chiesta ai tedeschi  in nome dell’Europa Unita e solidale , con la scusa che loro crescono, quindi si chiede di allentare le regole e poter  continuare a consumare senza limiti aumentando i debiti e indebolendo  di fatto l’ Euro.

C’è però un piccolo particolare e cioè che c’è “sempre”  chi lavora, e c’è chi suona il mandolino e tale fenomeno che si è perpetuato per tanti anni in Italia e che ha funzionato egregiamente per i mandolinari , ora non può più funzionare perché la Merkel, come già detto,  non è Andreotti e in più ora le merci possono arrivare anche da paesi extracomunitari e quindi  i fornitori di tali merci stanno diventando a poco a poco i detentori del credito e possono decidere le sorti dei paesi debitori,  non rinnovando l’acquisto di Bot e Cct,  ovvero se farlo, farlo a interessi più alti (vedi spread) con le conseguenze che si devono continuare a  fare finanziarie e imporre tasse sempre più  pesanti solo per pagare gli interessi dei debiti contratti.

I declassamenti dei debiti sovrani di Italia,Spagna (della Grecia non se ne parla neanche più perché ormai è alla bancarotta)e Portogallo non sono altro che il segnale iniziale perché, il bello sta per arrivare, altro che , come dicevano Casini e Bersani, basta che se ne vada Berlusconi e tutto si risolve!

Alle navi di immondizia di Napoli sopra citate , che lo  Stato italiano paga in Olanda per l’incenerimento,  possiamo aggiungere i 15000 autisti delle 350 autoambulanze siciliane, alle decine di migliaia di forestali in Calabria, alle migliaia di netturbini napoletani, alle centinaia di dirigenti dell’acquedotto pugliese e a tutti gli sprechi e sperperi  che hanno prodotto il 120% di debito sul PIL che, malgrado le mazzate di tasse che gli Italiani si apprestano a pagare, rimane sempre lo stesso:  lo storico  120% del PIL che ci hanno lasciato in eredità gli ultimi governi Amato e Ciampi nel 1992, assieme a una macchina amministrativa che, malgrado costi ogni anno un punto di PIL più di quella tedesca, è la peggiore del mondo occidentale   , che non riesce a incassare neanche  le tasse di proprietà di case e automobili e che si accanisce principalmente su chi lavora e produce sviluppo.

Le società di rating ci hanno giustamente declassato perché non si aspettano sviluppo e se non c’è sviluppo come si fa a pagare non tanto i debiti ma anche solo gli interessi sui debiti.?

E  qui è il problema….. come si può sviluppare un Paese quando vi sono centinaia di lacci e laccioli che ostacolano ogni tipo di attività economica , oltre naturalmente al grande carico fiscale che non permette al sistema produttivo di competere ad armi pari con i diretti concorrenti , mentre si  continua a sperperare il danaro pubblico senza remore e nessun governo si preoccupa di tappare la falla?

Faccio un esempio savonese , è stata bloccata un investimento  privato di circa 300 milioni con notevoli ricadute in posti di lavoro (di cui ho già più volte parlato)  per favorire un gruppetto di persone che vanno alla spiaggia, e in pendenza di pronuncia del TAR , un consigliere di Rifondazione Comunista, di cui non ricordo il nome, dichiara bellamente sui giornali che, qualora il TAR desse ragione all’imprenditore, il comune sarebbe disposto a pagare tutte le penali basta non realizzare l’opera, un po’ come fece  Burlando per fare piacere ai suoi amici del basilico, bloccando la gronda ( bretella autostradale) in corso d’opera e facendo pagare le penali allo Stato:

Ora la gronda sarà fatta, perché è un opera indispensabile, però  una piccola parte del debito che abbiamo, lo abbiamo anche grazie a Burlando, che come tanti altri politici hanno scaricato sul debito i loro interessi elettorali , durante gli anni, in modo disinvolto e irresponsabile, come  vorrebbe  fare il partito savonese appena citato, che dimostra come certi amministratori hanno inteso o continuano ad intendere il valore del danaro proveniente dalle tasse dei cittadini.

E’ chiaro che le soluzioni devono venire  dalla politica, ma sopratutto dovrebbero venire  dai cittadini che dovrebbero cominciare a pensare che lo Stato sono loro e che quando un politico promette di dare tutto a tutti  ,qualcheduno alla fine pagherà,  per cui è indispensabile  usare il voto “cum grano salis” e diffidare da quei partiti che in nome della giustizia sociale, o per accaparrarsi i voti di minoranze usano i soldi pubblici malamente.

Assistevo ai dibattiti negli Stati Uniti a proposito della politica di Obama, che nel suo mandato ha portato quasi a livello europeo le assistenze sociali negli States,  pena l’incremento del debito sul PIL che è arrivato al 100%;  il Presidente degli Stati Uniti è stato accusato di comportarsi  in modo“irresponsabile” come un” governante europeo”,  perché il contribuente americano dovrà pagare tale politica sociale……..pensate che negli USA chi paga il massimo di imposte dirette paga il 25% e la benzina costa meno della metà che da noi!!

Le politiche sociali, tanto care alla sinistra, le politiche ambientali (quelle assurde, s’intende ), tanto care ai verdi , le politiche di spesa in genere tanto care a tutti i beneficiati,  implicano sempre un pagatore, come quando lo facciamo nell’ambito famigliare e quindi quando ci arrabbiamo perché la benzina ha raggiunto un prezzo esorbitante o ci tassano anche l’aria che respiriamo, pensiamo sempre a chi ha generato le spese e puniamolo nel segreto dell’urna, questa è l’unica possibilità di salvarci.

 Piagnucolare con la Merkel affinché ci aiuti non serve,  non lo farà mai ed ha ragione di non farlo perché sarebbe punita giustamente dai propri elettori, che non si fanno incantare dalla melodia dei mandolini.

Silvio Rossi

Lega Nord

 

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