Leggiamo con un certo stupore l’articolo di Giò Barbera per la Stampa datato 3 agosto 22 dal titolo “IL TORNADO DI FUKSAS SI E’ ARENATO”, che tratta come odierni fatti che appartengono ormai ad almeno un decennio fa. E’ vero il gruppo delle mamme della Margonara, insieme ad altri gruppi di cittadini e successivamente anche ai gruppi Facebook che si sono creati per la difesa di un territorio molto amato dai savonesi, ha lottato all’epoca contro questo progetto, così come in seguito per altri che lo hanno seguito e che prevedevano la cementificazione o l’estraniazione di un tratto di costa prezioso sia a livello naturalistico (una spiaggia naturale non riportata, una flora e una fauna marina particolarmente ricca che ad oggi viene esplorata dai gruppi organizzati di snorkeling) sia sociale (un luogo di ritrovo per le famiglie e i cittadini del quartiere e delle città sia di Savona che di Albissola) sia culturale (un luogo significativo in cui a Savona si diventa grandi con il classico tuffo dallo scoglio). In questo momento però il pericolo del progetto di Fuksas è davvero archiviato, e il ricordarlo forse un po anacronistico e lontano dalla sfida attuale: dopo la mareggiata che ha pesantemente compromesso il manufatto preesistente, recentemente abbattuto, abbiamo chiesto più volte, sia con richieste dirette inviate tramite email, sia attraverso la mediazione del Difensore Civico, che la spiaggia fosse dotata di servizi, e restituita ai Comuni così da essere fruibile per i cittadini. Anche quest’anno però, nonostante la spiaggia sia affollatissima, per l’ennesimo anno non è dotata di servizi ed è quindi difficilmente fruibile dai cittadini più fragili (bambini anziani disabili). La sfida oggi non è Fuksas, ma è il cambiamento di destinazione d’uso, la progettazione di servizi e accessibilità, la pulizia del sito, e la garanzia di un bagnino per le centinaia di persone che tuttora la frequentano e in maniera spontanea la curano. Il Tornado è passato, ma quello che ha lasciato è comunque una distruzione del significato del territorio, che è comunque impoverito e sottratto alla fruizione dei cittadini più fragili. Ci aspettiamo invece da parte delle istituzioni valorizzazione e cura (vero: la Madonnetta è di tutti per tutti da sempre diceva il vecchio slogan) con una organizzazione di servizi che i singoli cittadini, seppure innamorati del territorio, non possono continuare ad offrire con la situazione del dopo Tornado”
Margonara, un articolo che non abbiamo compreso
In calce è riportato il link all’articolo integrale.
In tal senso abbiamo ritenuto opportuno ribattere al giornale con l’email della quale riportiamo interamente il testo, nel seguito.
L’ email è stata trasmessa, per conoscenza, anche alle Amministrazioni Comunali, all’Autorità di Sistema e al Difensore civico.
#MargonaraSempreVivissima #NoalPorto