Se c’è un amministratore che incarna un uomo solo al comando è proprio lui. Ha creato una squadra completamente ubbidiente ai suoi comandi. Qualche assessore che critica il suo operato c’è, ma solo in privato, in pubblico si finge un totale assenso agevolato anche dal lauto stipendio raddoppiato in questo due anni.
Non molto difficile mantenere ubbidienti anche i consiglieri di maggioranza. Qualcuno, in qualche rara occasione ha provato a ribellarsi sui giornali o in Consiglio ma lo ha fatto debolmente. Nonostante ciò il Sindaco cerca soluzioni per bloccarli o addirittura prova a toglierseli d’intorno, pare ci sia un accordo col Pd e Arboscello. Per uno di loro c’è stato un tentativo, non riuscito, di candidarlo in un altro Comune, si riproverà dopo le elezioni, questa volta a proporlo come assessore esterno nello stesso Comune.
Che non ami i dissidenti lo si vede con quanto fastidio sopporti la minoranza, ma dove dimostra sfacciatamente di voler incarnare un uomo solo al comando è nelle partecipate. Se il presidente o i cda di queste aziende non seguono le sue direttive, non importa se fanno bene il loro mestiere, vengono comunque rimossi.
E’ successo con l’avvocato Alberto Bonifacino presidente del depuratore e con Simona Ferrando, amministratrice di Ata, tutti e due rimossi. A giugno toccherà ad Opere Sociali, pare sia malvista l’accortezza con cui i membri del cda gestiscono le risorse.
Anche i tanto decantati incontri di partecipazione con i cittadini sono stati trasformati in bagni di folla, chi non è d’accordo con le idee del sindaco viene allontanato, chi osa ribellarsi viene cazziato pubblicamente (vedi ultimo incontro a Legino di qualche settimana fa).
Dopo questi fatti, ma gli esempi sarebbero molto di più, il sindaco con tanta faccia tosta rilascia questa intervista
