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Marco Pozzo risponde a Gianetto

Gentilissimo sig Gianetto, io credo che lei possa essere d’ accordo sul mio intervento in quanto quello da me dichiarato riporta fedelmente la mia posizione politica e quella del partito che rappresento, forse c’e’ stata un po’ di confusione, forse malafede per far risultare agli occhi dei lettori quello che uno non è ma creda quello che cerco non è una sponda ma solo il piacere di fare chiarezza una volta per tutte: 1)la documentazione da me presentata in sede della 2 commissione consigliare e quindi durante un dibattito politico e tecnico è una scheda che venne fatta in occasione del programma elettorale del candidato sindaco Federico Berruti, che noi chiamammo primarie delle idee datata 21 aprile 2011 quindi è..senza nessun secondo fine .. giusto questo è lo stralcio della scheda presentata incriminato, se vuole leggersi la scheda intera può farlo andando a trovarla leggermente indietro Il percorso che va dalla Torretta al rio Termine si sviluppa per circa 1.450 ml. All’interno di esso sono presenti 300 ml., attualmente destinati alla cantieristica e 150 ml occupati dalle sedi della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco. Resta un fronte di circa 1.000 ml suddiviso tra: – tratto Torretta – area ex funivie: ml 350; – tratto ex funivie – caserma Vigili del Fuoco: ml 350; – tratto molo sottoflutto portuale – sponda destra del rio Termine: ml 300; preciso che tutto può essere presentato, giusto o sbagliato che sia, condivisibile o no e solo durante un confronto politico corretto i documenti possono essere ritirati o sostituiti da altri o emendati, ricordiamoci che nessuno è un tuttologo e quindi sta nell’ intelligenza delle persone accettare o rifiutare suggerimenti, inoltre non esiste nessun termine o modo per indicare precisamente lo scoglio del porto della nautica savonese, esattamente quello che si voleva evincere dando un confine massimo verso Albissola. Detto questo dopo che la pratica è stata votata anche dalla componente del Movimento 5 Stelle e dalla consigliere Pongiglione credevo che la cosa fosse ben chiara, ah dimenticavo di dire che nella correttezza politica ci sta anche un confronto con i colleghi fuori dagli ambiti istituzionali e con questo intendo Palazzo Sisto, cioè esistono i cellulari e se vogliamo fare qualcosa che riteniamo giusto basta usarli e parlare con le persone direttamente interessate, non basta dire sempre no alle cose o dire cose che capite male vengono spiegate peggio, poi ognuno di noi ha il diritto di essere d’ accordo o no ma credo altresì che gli elettori siano stufi della politica del dire ma vogliano la politica del fare ..( leggere bene la scheda presentata e cioè la proposta chiara nel voler proporre di interagire con tutti i soggetti preposti e con la città ) però questa è un’ altra storia e passiamo oltre l’ emendamento criminalizzato è stato presentato lunedì pomeriggio alle ore 15.00 (quindi dopo ben 4 giorni e mezzo lasciati per riflettere se era giusto o sbagliato o eventualmente interagire con il sottoscritto portando un contributo) circa con la frase “a partire dalle aree prospicienti l’ex terminal funiviario, sino alla sponda ovest del rio termine” Bene nella serata di lunedì riflettendo e confrontandomi con il mio segretario provinciale e altri dirigenti del mio partito si è pensato proprio per evitare che lo stesso potesse essere frainteso anche perchè nel mio intervento in Consiglio Comunale avrei ben detto cosa si intendeva con sponda ovest del rio Termine – di sostituire l’ emendamento con quello attuale che recita: “a partire dalle aree prospicienti l’ex terminal funiviario, nell’ ambito delle aree portuali già trasformate ” Credo che la spiaggia della Madonetta o spazi limitrofi non siano un’ area portuale già trasformata, mi sembra che non esistano strutture cantieristiche, ne tantomeno porti, ne altro che possa far pensare essere un’ area portuale già trasformata. A questo punto è intervenuto il Consigliere Frumento presentando un sub emendamento che naturalmente ringrazio per la sua collaborazione, ma gli ricordo che prima di presentare un sub emendamento è buon uso e costume interpellare il titolare dell’ emendamento stesso giusto per comunicargli le intenzioni evitando così un diniego secco, credo che questa sia stata solo la non esperienza ad averlo fatto agire così, difatti non credo assolutamente nella sua malafede, ma questo gli è dovuto a lezione di una prossima volta. Detto questo ed avendo accettato la sua collaborazione si è votato l’ emendamento e la pratica emendata. Ora spero di esser stato abbastanza esaustivo e di aver chiuso una polemica senza fine, almeno credo di aver chiarito come sono andate e come stanno le cose e naturalmente come la penso, ribadisco .. il partito socialista è assolutamente contrario ad una cementificazione selvaggia e propositivo alla realizzazione di un porto turistico che possa portare benessere e lavoro per i nostri giovani (io ho un figlio che fa il nautico e mi creda sono preoccupato per il suo futuro, non so se lei è nella mia stessa situazione forse si forse no ma non credo di fare del male alla mia città per cercare di creare probabilità aggiuntive per i nostri giovani). Giusto per essere chiaro sino alla fine le allego anche l’ intervento da me letto in consiglio comunale per presentare l’ emendamento in oggetto: Sig.re Presidente, Sig Sindaco e Colleghi tutti, nel ricordare che, a differenza di altri, quando chiedevano le Primarie di Coalizione, il Partito Socialista Italiano in fase di elaborazione del programma elettorale fece pervenire all’ allora Candidato Sindaco per il Centrosinistra, Federico Berruti una serie di schede che chiamammo “PRIMARIE DELLE IDEE” Tra queste schede “Savona ha bisogno del porto turistico”. la stessa carpì l™ attenzione di noi tutti dirigenti per la motivazione di coerenza nell’ essere stati sempre contrari ad una ulteriore cementificazione selvaggio in ambito portuale proposti con soluzioni diverse (prima a filo di costa e poi con Fucksas ) e di essere da sempre stati propensi ad uno sviluppo turistico/sportivo nel ramo della nautica da diporto fautore di benessere e potenzialità di lavoro per i giovani savonesi, ricordo che il Partito Socialista Italiano ha sempre detto in tutte le sedi che un porto turistico è in equilibrio economico con una città dove ne fa parte integrante in quanto tale sinonimo di lavoro essendo lo stesso una ricchezza economica. E’ per questo che la segreteria del Partito Socialista Italiano dopo essersi riunita ha elaborato un documento che ho presentato nella 2 commissione consiliare e dove alla fine della discussione veniva presentato una richiesta di emendamento alla pratica in oggetto e che l’ Assessore Gaggero recepiva per la sua fattibilità dando disponibilità a nome della giunta nell’ accoglierlo. Ricordo a tutti i colleghi che la scheda accompagnatrice non vuole essere un progetto ma un’ idea di indicazione alla città e all’ amministrazione affinchè non si abbia un piccolo approdo sotto il manufatto funiviario, ma che partendo da esso possa comprendere tutte le aree portuali già trasformate diventando motivo di discussione con tutti coloro interessati (persone e istituzioni ) per avere un approdo nautico in tutto l’ ambito portuale e cioè in un’ area che partendo dalla torretta arrivi sino al punto sopracitato – giusto per capirci meglio sino allo spazio ricomprendente il porto privato della Società Nautica Savonese difatti costruendo un nuovo molo e posizionando su esso il faro di color verde delimitante l’ ingresso dell’ area portuale, si aumenterebbe secondo dei calcoli ben precisi lo spazio acqueo arrivando ad avere circa 120.000 mila metri quadrati a disposizione che, con le dovute proporzioni di fattori numerici dati dalla Regione Liguria e tolti i metri quadrati già utilizzati dalla cantieristica e dalla Guardia Costiera e Vigili del Fuoco porterebbe ad avere una quota di utilizzo di circa 100.000 metri quadrati, corrispondenti a n 650 imbarcazioni P.E. ( posto barca equivalente per moduli di imbarcazioni di misura 12.0 x 4.0 secondo un criterio introdotto dal piano della costa ), oppure si potrebbero ormeggiare ben più di 1000 imbarcazioni fino a 8.0 metri, o almeno 200 barche avente stazza importante ( 15 – 30 metri di lunghezza ) e 500 fino a8 metri. Inoltre come ben specificato si potrebbe conservare il simbolo dell’ archeologia industriale costituito dalla linea di sollevamento del carbone (struttura gialla in mezzo al porto) implementata con elementi chiusi a vetro per realizzare spazi da destinare a uso pubblico (yachting club, lega navale, bar, ristoranti, ecc ). I fabbricati restanti, compresi quelli disseminati senza ordine sui vari pontili, dovrebbero essere tutti rimossi dando ordine alla zona. Fatte queste dovute precisazioni chiedo sia alla Maggioranza che alla Minoranza l’ approvazione dell’ emendamento in oggetto che recita “A PARTIRE DALLE AREE PROSPICIENTI L’EX TERMINAL FUNIVIARIO, NELL’ AMBITO DELLE AREE PORTUALI GIA’ TRASFORMATE in sostituzione a: “PREDILIGENDO LE AREE PROSPICIENTI L’EX TERMINAL FUNIVIARIO” Nel voler finire sterili polemiche, e scusandomi se sono prolisso tanto dovevo a lei e a chi dopo essermi spiegato non ha compreso quali fossero le mie reali intenzioni o non abbiano voluto propositamente capirle . Cordialmente la saluto e rimango a disposizione Marco Pozzo

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