Mi riferisco all’operazione approvata dalla giunta comunale e iniziata dello spostamento della cooperativa lo “scaletto” e della relativa spiaggia a Legino, molto distante in proporzione, ma soprattutto della devastazione di un ennesimo cementificio poiché pare allo scaletto spostano tutti per costruire con ovvia ditta privata di costruzioni, abitazioni sulla spiaggia direttamente se non ho capito male dato che di info ne circolano poche.
E come mai c’è questo silenzio-assenso?
Ecco la storia andrebbe raccontata per chi ne ha i dati anche storici, fissata e dato che pare siano progetti vecchi approvati dalla giunta che mentre pare divisa e litigiosa su queste cose avanza come treno a vapore.
Ma non c’è un vincolo nazionale di zona di rispetto a costruire nuovi immobili vista mare sulla spiaggia?
Non sono esperto urbanista, ma come cittadino mi indigna che:
– sia stata messa in difficoltà una cooperativa che lì si occupava di bagni marini per disabili ( un fatto encomiabile unico a Sv) e che la spiaggia libera attrezzata centrale del litorale era sempre molto frequentata e pazienza oggi fuori dai piedi tutti!
– sia dato il via all’ennesima speculazione edilizia con oltre 3.500 alloggi sfitti o in vendita in città
– che i cittadini non abbiano il diritto a poter esprimere una opinione su tale violenza liberista insensata
– che mentre la giunta di destra lo promuove la cosidetta “sinistra” se ne taccia e si guardi bene dal prendere posizioni nette e chiare compresi sindacati.
Che è un po’ come sulla proposta di centrale a metano a Vado Ligure silenzio tombale, siamo in zona elezioni e guai a a prendere posizione inimicandosi la banda dello stesso partito più possibilista, ma essenziale per appoggio numerico.
Siamo orfani politici tutti a Savona e anche i gruppi di base, le poche associazioni e gruppi civici svettano per l’assenza, tacciono ormai o discutono di etica e antifascismo al massimo(come se questo atto non ne rappresentasse il volto moderno.
Regna il mugugno, ma di concreto nessuna iniziativa, nessuna protesta, gli articoli di denuncia il giorno dopo già dimenticati.
Bene, lunedì 26 davanti alla prefettura di Savona ci sarà un presidio simbolico alle 11 nell’ambito di iniziativa nazionale della “Società della Cura “ proprio nel giorno di presentazione del PNRR da parte di Draghi al parlamento, colui che spiega solo a cose fatte…., uomo tutto di un pezzo emissario della finanza internazionale.
Bene protestiamo anche per questo ennesimo scempio locale, perché mentre deleghiamo o dimostriamo indifferenza il potere concreto non si ferma e ci da continui motivi di disagio.
Questo PNRR è un insieme di provvedimenti “raffazzonatati” di spese di cui poco si sa, ma è certo che non servirà socialmente ai territori, penalizzerà comuni con il bilancio in pareggio e le risorse contingentate senza risolvere problemi e beni comuni.
Basta vedere i 15 miliardi destinati alla sanità pubblica per capire che non cambierà nulla.
Chi ha voce la usi qui e adesso !