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MA CHE NOIA, QUESTA LEGALITÀ!

Ho letto quanto scritto dal candidato Gadina: “NON DI SOLO COLONIE VIVE CELLE –  Si fa, anche giustamente, un gran parlare di questa vicenda…argomento importante ma credo sia giusto focalizzare l’attenzione ed il pensiero su tutti gli aspetti a cui un’Amministrazione deve porre attenzione, elementi su cui i residenti in primis e per alcuni altri anche i turisti ospiti, ne devono trarre beneficio e riscontri il più possibile positivi”.

A prima vista sembra un ragionamento corretto; ad essere un po’ più attenti, però, se ne coglie l’errore: l’Amministrazione deve focalizzare l’attenzione su tutti gli aspetti che possono produrre riscontri positivi. Ma le Colonie sono tutt’altra cosa. Le Colonie sono illegittimità, sono presunte corruzioni, sono un mondo che non vorremmo proprio e che, prima di focalizzarsi su altri temi, va rimosso. Prima, non durante o dopo.

Per rimuoverlo correttamente va esaminato con cura e quindi giudicato. È stato fatto tutto ciò? NO, DA NESSUNA DELLE QUATTRO LISTE A NOI CONCORRENTI.

Nessuno ha ritenuto di avere tale dovere. Nessuno ha pensato che i suoi elettori avessero il diritto di sapere, partecipando all’analisi dei fatti.

Dire, quindi, non parliamo sempre delle Colonie significa NON PARLIAMONE MAI. Perché le quattro liste non ne hanno mai parlato, nel senso che non hanno favorito alcuna discussione, alcuno spunto di riflessione. Hanno lasciato che parlassero i giornali, ma provando evidente fastidio per non poterli zittire. Così i cellesi vanno alle votazioni senza aver mai visto un documento riguardante la sciagurata operazione, senza conoscere le leggi che governano l’edilizia in quell’area, senza sapere quali Autorità si sono già espresse.

Va detto che, ora, in prossimità delle elezioni, si chiede di non parlarne più, ma prima, per anni, non si è parlato d’altro: è stato l’argomento principale di cui discutere: ma quanto saranno belle! Ma quanto saranno ricchi i suoi futuri abitanti! Ma quante belle cose che ci danno, parchi urbani, stagni didattici, alberghi a 24 stelle! Fra tre mesi cominciano, cominciano fra un mese, c’è solo un piccolo ritardo ma fra tre mesi cominciano, cominciano fra un mese con la demolizione, devono fare una piccola correzione al progetto ma fra due mesi cominciano! Allora, non adesso, si doveva chiedere di smettere perché era tutta propaganda come quella elettorale. Propaganda che serviva anche a nascondere tutte le irregolarità contenute nel progetto e nelle autorizzazioni edilizie. Di quelle non si è mai discusso seriamente; dei pronunciamenti di illegittimità non si è mai dato informazione alla cittadinanza. Si è sempre minacciata la denuncia e si è arrivati ad incaricare un avvocato di procedere a querela!

ZITTIRE LA COLONIA BERGAMASCA, inoltre, è logica continuazione del precedente mutismo al riguardo di tutte le operazioni fuori controllo che hanno visto come protagonisti diversi personaggi, sempre gli stessi, dentro o dietro attuali liste.

Anni fa la morale corrente era molto diversa; allora, chi ricorreva alla illegalità per migliorare i propri affari era da tutti ritenuto non onesto. Chi prestava la propria assistenza per facilitare il conseguimento dei risultati era considerato poco onesto (si graduava l’onestà …). Chi taceva, voltandosi dall’altra parte, era considerato di scarso valore morale. Tutti quanti facevano indignare.

Ora non è più così: la morale corrente sta piano piano accettando l’illegalità come mezzo per accrescere i guadagni. Cresce il numero delle persone che lo praticano, cresce il numero di persone che lo farebbero e che, non potendo, si limitano ad aiutare i primi, cresce il numero delle persone che non si indignano. Noi ci rivolgiamo ai cellesi i quali, tempo fa, sarebbero stati “gli onesti che si indignano”, sperando che siano la maggioranza. Se gli “onesti” risulteranno i più pochi, pazienza! Gli altri avranno il diritto di decidere dei fatti di questo paese.

Luigi Bertoldi

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