Abbiamo appreso che la Regione ha chiesto al Ministero, per il piano socio-sanitario del savonese, la deroga per il Punto di Primo Intervento di Albenga per un’apertura H24.
Se questo sarà effettivamente realizzato ne saremo davvero contenti.
Ma chiedere un PPI aperto 24 ore anche a Cairo era osare troppo?
Perchè la Val Bormida, per le questioni ambientali e sanitarie deve essere sempre il fanalino di coda, dove le questioni, per non rispondere nel merito ed evadere dalle proprie responsabilità, le si butta costantemente in pura diatriba politica?
Il Comitato Sanitario ValBormida, da sempre fa presente che i sevizi sanitari ValBormidesi sono completamente insufficienti, sia per la complessità del territorio, che per il numero di assistiti nel presidio ospedaliero di Cairo Montenotte.
Nella manifestazione “Abbracciamo l’Ospedale” del 9 aprile 2022, organizzata dal Comitato a Cairo Montenotte, con la presenza di circa 3000 cittadini , sul palco c’erano anche i Sindaci dei tutti paesi della ValBormida che prima di salire firmarono un manifesto che al punto 2 diceva “Riqualificazione del Punto di Primo intervento P.P.I H24”.
Tra le firme di molti dei Sindaci, spiccava quella del Sindaco di Cairo Paolo Lambertini, anche Presidente del Distretto socio-sanitario delle Bormide.
Ogni firma comporta una responsabilità, soprattutto quella di un Sindaco visto che è responsabile della salute e sicurezza dei cittadini che amministra.
C’è poi da aggiungere che Il Sindaco di Cairo, nell’ultima delibera del Consiglio delle Autonomie (CAL) ha votato a favore del Piano socio-sanitario regionale, dimenticando forse che per il suo ospedale non è stata chiesta alcuna deroga per avere almeno un Punto di Primo Intervento H24.
E’ fuor di dubbio che, al di là delle convinzioni politiche, la salute riguarda tutti noi ed andrebbe affrontata collegialmente, in assoluta chiarezza e condivisione, senza inutili proclami privi poi di contenuti reali per la cittadinanza.
Auspichiamo che tutti i Sindaci della ValBormida siano una volta tanto uniti a chiedere che almeno il Punto di Primo Intervento sia funzionale al territorio e sia aperto H24.
Non vogliamo pensare che se in Val Bormida la sanità fosse percepita e gestita da alcuni amministratori come una “sagra “forse potrebbe migliorare.
Stefania Scarone
Coordinatore Provinciale M5S