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IRRESPONSABILI O INCONTINENTI?
( M a t t a n z a p o l i t i c a )
Sempre più di frequente mi chiedo se sono io, per mio modo di essere, così eccessivamente pessimista, oppure è il quotidiano a manifestarsi in modo così inquietante.
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Mi chiedo che senso ha questa truce mattanza politica in corso, con illazioni, sospetti, accuse, questo sconquasso mediatico scatenato nell’intento di annientare gli avversari, amici del giaguaro ieri, nemici irriducibili oggi, abbruttendo l’immagine del nostro Pese, avvelenando irresponsabilmente il presente e il futuro di noi cittadini.
Uno sciacquio melmoso, al di là delle indagini e di come la Magistratura oppurerà, è questa vicenda Fini&parentado, con appendici pruriginose di ex amanti litigiosi, vincite fantasmagoriche al superenalotto, appropriazioni debite ed indebite, cucine pellegrine come la Madonna di Fatima in tournè: è pur vero che siamo italiani ma a tutto c’è, o dovrebbe esserci, un limite.
Probabilmente abbiamo abbozzato molto e per lungo tempo, noi italiani, come si suol dire ‘ci siamo fatti male da soli’, forse per superficiale attenzione, o fatalismo, o atavica indifferenza, abdicando a molti dei nostri diritti e doveri scivolando inconsapevolmente da cittadini a sudditi.
Ma che razza d’Italia è mai questa dove si è permesso una legge elettorale come il porcellum che più ‘porcella’ di così non esiste in alcun altro Paese democraticamente moderno compreso molti di quelli a regime totalitario, con i cittadini senza alcuna possibilità d’indicare e poter eleggere i propri fiduciari politici, ma tutto viene arbitrariamente imposto dalle segreterie (e sacrestie) dei partiti con fini esclusivamente di calcolo di potere: ridicolizzando la tanta declamata ‘sovranità del popolo’
rappresentata e tutelata dal Parlamento?.
Ma che razza d’Italia è mai questa dove, pur sancito da un referendum, si è disconosciuto tout court la volontà chiaramente espressa dai cittadini di non volere il finanziamento pubblico a favore dei partiti?: per questo 2010 si prevede un rimborso elettorale di circa 100 milioni di euro, alla faccia di una crisi terribile e probabilmente ancora lontana dall’essere risolta.
Con quale credibilità, con l’andazzo dell’attuale sistema politico, saturo di problematiche e fortemente inquinato nella moralità, si pensa di far navigare la nave Italia?
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