“Povero” Paolo Ripamonti per mantenere la poltrona di senatore ormai traballante se le inventa tutte. In questi giorni sta tentando, con un collega del Pd, di aggirare la sentenza del Consiglio di Stato che a novembre aveva imposto la data del 31 dicembre 2023 come termine ultimo per la gara delle spiagge. Lunedì ha presentato un emendamento in cui si chiede di rinviare la messa in gara delle spiagge per almeno 5 anni o addirittura all’infinito. Un emendamento smaccato e surreale che se venisse approvato ( c’è il No del M5S) avrebbe come conseguenza un lungo contenzioso, visto che il diritto comunitario prevale sulla legislazione italiana.
