Marzo 2013
Con mia moglie troviamo un posto a sedere. Bene! Dieci minuti di relax prima di ritornare in superficie e continuare a visitare una delle città più belle del pianeta.
Di fianco a noi un tizio sta leggendo “The Economist“, un settimanale molto diffuso in tutto il Regno Unito. Sulla copertina due volti noti della politica italiana: Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. Sopra di loro la didascalia “Send in the Clowns“, “Che entrino i clown”.
Con uno sguardo d’intesa ci diciamo di tacere. Non vorremmo mica passare per italiani? Non in quel frangente.
Eggià, perché se i francesi sono presuntuosi, gli inglesi sono rissosi e schifiltosi (salvo fare battute umoristiche che comprendono solo loro; allora si mostrano cordiali e spiritosi).
In silenzio scendiamo alla stazione di Charing Cross.
Una punta di rabbia
Da italiani eravamo ben consapevoli dei danni della politica berlusconiana e di quanto un solo uomo avesse potuto combinare di illecito in vent’anni di Forza Italia.
Non comprendevamo invece quell’irrisione riferita a Beppe Grillo: per quale motivo una testata così autorevole avrebbe accomunato due personalità opposte?
Il Movimento 5 Stelle stava sbocciando e aveva appena ottenuto uno strepitoso successo elettorale ma non aveva ancora governato e dunque non era giudicabile.
Pregiudizi, ci diciamo.
Novembre 2024
Sono passati undici anni eppure sembra un secolo.
Oggi un’altra immagine di Beppe Grillo si erge davanti a noi, piccola e brutta.
Più che di un clown l’aplomb è quella del pagliaccio di un circo amatoriale, stanco e senza lo smalto di un tempo; fa battute che non fanno ridere e non riesce a nascondere il livore verso il mondo circostante. Non si rende neppure conto che la fiducia si è tramutata in pena e lui continua a fomentare odio.
L’ultima sua farsa – e speriamo che sia davvero l’ultima – è rappresentata dalla pretesa della ripetizione del voto degli iscritti al M5S per l’abolizione della figura del garante e di altre modificazioni dello statuto originario.
Giuseppe Conte accoglie l’istanza.
Non ne comprendo la ragione. Si dice che l’ormai ex garante si sia appigliato ad una clausola che gli consente questa libertà, una clausola degna di un regime ma di un regime che sta morendo.
Tornando al 2013
Quella copertina di “The Economist” mi torna prepotentemente alla memoria.
La punta di rabbia diventa qualcosa di doloroso.
La reputazione di una forza politica come il M5S, costruita a fatica contro tutto e tutti, viene minata dal di dentro.
Silvio Berlusconi è uscito di scena da un paio d’anni; è giunta l’ora che si defili anche il secondo clown. Alla seconda votazione con ancora maggior veemenza.
Send out the Clowns!
DARIO CARUSO Da iltempodellasemina
il 2 dicembre 2024