IL GRANDE TIMONIERE
Dopo 30 anni lascia la direzione dell’Unione Industriali ma nessuno pensi che molli la guida del partito trasversale e della triplice sindacale cui ha sempre indicato la rotta. Se negli uffici di via Gramsci era un king maker ed i vari figuranti di presidente dipendevano dalle sue “dritte”, ora continuerà come prima nel doppio ruolo di presidente della Camera di Commercio e della banca locale. Certo le sue qualità sono elevate, quasi sprecate in una piccola provincia sempre più marginale dal punto di vista politico, ma il suo pensiero appare limpido: meglio primo tra queste mezze tacche che uno dei tanti al parlamento di Roma...leggi
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