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L’ONOREVOLE GIACOBINA E I SUOI INSOPPORTABILI BLA BLA BLA!

L’ONOREVOLE GIACOBINA E I SUOI INSOPPORTABILI BLA BLA BLA!

scritto da Uomini Liberi

A ogni stormir di foglie, l’onorevole Giacobina da Vado Ligure, non manca l’occasione di far sentire la sua flebile vocina e il suo pensiero pesante sulle grandi opzioni strategiche del futuro della nostra martoriata Provincia che, da quando è stata eletta (si fa per dire..) rappresentante del popolo savonese, risale posizioni su posizioni nelle classifiche mondiali della crisi, del reddito pro capite, del lavoro e della occupazione.

L’onorevole te voje bene assai, bacini, bacini, bacioni non manca agli appuntamenti di lotta dispensando sorrisi a 32 denti, pacchi sulle spalle, carezze e selfies….in particolare nelle vertenze dell’area di Vado e soprattutto quando le cose si mettono sul verso giusto….(ad oggi sempre più raramente ahimé !)

La penultima esternazione ha riguardato quei cattivini dei commessi del MISE che le hanno impedito l’accesso alla cucina dove si negoziavano “a sua insaputa” e a insaputa dei molti presenti al Tavolo, le condizioni per la nuova AIA alla Tirreno Power con evidenti e ovvi limiti stringenti e rigorosi visti i disastri ambientali storicamente addebitabili alla Centrale vadese; chiusa – senza colpo ferire da ben otto mesi – da una severissima “ordinanza” della Magistratura per danni ambientali e omicidio…..mica barzellette!

L’onorevole è andata su tutte le furie e ha persino scritto alla fatina Presidente della Camera Lauretta Boldrini, lamentandosi per il Torto subito e persino per l’impossibilità di svolgere il suo lavoro istituzionale ! caspita: nessuna faccenda di Vado può essere affrontata senza la mia presenza: magari mi metto in un angolo, zitta zitta, piccina piccina …ma ci devo essere; se no che racconto o faccio raccontare nel mio bloghetto?

E cosi ora che è chiaro a Tutti, quello che da qualche tempo (luglio) avrebbe dovuto essere chiaro ai molti e cioè che pure la Centrale è quasi bella che andata, non per responsabilità degli ingordi ambientalisti ma per errori e omissioni strategiche del Gruppo Dirigente di TP e per l’indiretta compromissione di molti attori locali della vicenda, si rifanno di nuovo sentire dopo le ferie e qualche viaggetto di lavoro in Germania a capire di codeterminazione e jobs act.

Il Sindacato, ah il sindacato dopo essersi incatenato, aver sentito e assorbito le ragioni di TP (non sanno più come dirglielo…che alle condizioni “stringenti” di un Paese civile, “non ce la possiamo fare” e la Centrale è già quasi che andata, denuncia non l’urgenza del Piano Strategico e Industriale serio e avanzato per compatibilizzare alle migliori tecnologie disponibili, sfidando TP (TP se ci sei e vuoi continuare a esserci) cambia verso e batti un colpo a suon di investimenti, ma se la prende con gli Onorevoli Cittadini Grillini da un lato e dall’altro chiede “le stesse condizioni di altri siti” per Vado! Stesse condizioni? Ma scherziamo? Ma l’avete letta la documentazione della Magistratura? Sveglia! Altro che scrivere a Matteo Renzi lamentandosi delle “condizioni restrittive” e cosi tagliandosi le cosiddette balls da soli; a Renzi bisognerebbe chiedere della strategicità o meno di quel sito e di che belin intende fare il Governo e la TP per realizzare innovazioni, cariche energetiche magari diverse, per ambientabilizzare e rientrare nei “ristretti limiti” o in alternativa cosa intende fare il Governo e TP per dare garanzie alternative di lavoro e di reddito….visto il lunghissimo asservimento territoriale di Vado Ligure e oltre e visto il rischio di un altro migliaio di disoccupati potenziali di “senza lavoro non c’è futuro” e di “il lavoro prima di tutto” come recita il braccialetto nel wall dell’onorevole Giacobina tanta immagine e un po’ poca sostanza!

E nel bel mezzo della drammatica vertenza, mentre i buoi sono quasi scappati dalla stalla, al punto cruciale in cui siamo per la Centrale quasi bella che andata e altre quasi mille persone che rischiano presente e futuro, cosa fa l’Onorevole Anna Giacobbe? Scrive un’interpellanza di questo tono e contenuto:

E’ necessario che la Presidenza del Consiglio affronti la questione della centrale termoelettrica di Vado Ligure – Quiliano e che il nostro partito, nelle diverse funzioni istituzionali in cui è impegnato, eserciti il proprio ruolo.(ma va!)

I Sindaci di Vado e Quiliano e la Regione Liguria si sono assunti la responsabilità di scelte difficili, per tenere insieme la tutela della salute della popolazione e la possibilità di salvare posti di lavoro e prospettive dell’economia locale.(e come no!)

Il partito democratico savonese sta lavorando da mesi in questa direzione.(ce ne siamo accorti da 8 mesi)

Il Governo nazionale deve fare la propria parte rispetto ai diversi obiettivi che abbiamo: verifica e tutela delle condizioni di salute della popolazione, continuità del reddito dei lavoratori, scelte per il futuro della produzione di energia.(oh finalmente…ma un po’ di più : Coraggio!)

Sono in ballo almeno 700 posti di lavoro, tra diretti ed indotto, più l’economia prodotta dal reddito delle loro retribuzioni, e le condizioni ambientali e di salute in una vasta area.

In un territorio già molto maltrattato dalla crisi economica, il sequestro degli impianti della centrale, nello scorso mese di marzo, è stato un ulteriore, drammatico, passaggio di una vicenda che incrocia i temi dello sviluppo, delle politiche energetiche, del lavoro, dell’ambiente e della salute. (maltrattato? Solo?)

L’esito dei lavori del Gruppo Istruttore dell’AIA ci pongono di fronte ad una nuova, fortissima, criticità. (oh belin te ne sei accorta adesso?)

Si tratta di un’attività molto importante per l’economia locale, ma anche per le politiche energetiche nazionali.

Per questi motivi oggi ho presentato un’interpellanza al Presidente del Consiglio dei Ministri a firma mia e dei miei colleghi liguri.(oh finalmente…cosi imparano)

Abbiamo bisogno che il Governo, non solo i singoli ministeri, dedichino a questa vicenda un’attenzione speciale: se sarà così troveremo insieme le soluzioni più utili per la comunità locale e gli interessi nazionali, altrimenti pagheremo, in ogni caso, un prezzo per noi insostenibile.(oh……)

 Fate Voi e speriamo che non finisca con un altro disastro, aggiungiamo noi di Uomini Liberi

 

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